"Davide contro Golia", la lotta di Linda Sottocorna arriva a Roma
La commercialista di Romano dal 2022 ha ingaggiato un braccio di ferro con l’Ordine, gli sviluppi sono arrivati in Procura.
La commercialista di Romano dal 2022 ha ingaggiato un braccio di ferro con l’Ordine, gli sviluppi sono arrivati in Procura.
L'inizio
Non le danno i verbali delle assemblee e lei denuncia, la lotta di una commercialista di Romano ora fa tremare i vertici nazionali dell'Ordine dei commercialisti. Si potrebbe chiamare «Davide contro Golia», la vicenda che negli ultimi due anni ha visto protagonista Linda Sottocorna, dottoressa commercialista di Romano.
Tutto ha avuto inizio nel 2022 quando la commercialista è stata nominata dal Tribunale di Bergamo nel Consiglio di Disciplina dell'Ordine dei commercialisti di Bergamo. Il Consiglio di Disciplina è l’organo all’interno dell'Ordine che esamina e affronta le questioni legali degli iscritti. Come gli esposti o le sospensioni dell’attività. Questioni delicate nelle quali i dati sensibili degli esaminati devono essere tutelati. La dottoressa Sottocorna da subito pone delle questioni procedurali non regolamentate al Consiglio come la tutela della privacy, e l'assegnazione dei fascicoli ai consiglieri. Questioni che evidenziano un vuoto normativo interno che pone subito la commercialista romanese in contrasto con il resto del Consiglio. La dottoressa, in questo clima, chiede di poter avere i verbali delle assemblee del Consiglio di Disciplina a cui partecipa ma la risposta è sempre negativa. Questo è il «casus belli» che spinge la dottoressa Sottocorna a chiedere l’intervento dell’organo competente sul Consiglio di Disciplina dell'ordine di Bergamo che è: il Consiglio di Disciplina dell'Ordine dei Commercialisti di Brescia. Ma non solo, la dottoressa Sottocorna, infatti, pone la questione anche su altri fronti: all'Ordine nazionale dei Commercialisti e ai colleghi consiglieri di Bergamo.
Primo scossone
L’effetto è dirompente. Il Consiglio di Disciplina di Bergamo perde uno dopo l'altro quasi tutti i consiglieri che si dimettono. Questo porta il presidente dell'ordine orobico a chiedere al Tribunale la nomina di un nuovo Consiglio, attraverso la procedura di azzeramento del vecchio Consiglio, facendolo di fatto decadere. Passaggio che viene completato nell'aprile del 2023. Nel frattempo l'azione della commercialista Sottocorna continua, unita a quella del Consiglio di Disciplina di Brescia che di fronte alla nomina di un nuovo Consiglio di Disciplina di Bergamo ha chiesto al Ministero di Giustizia e al Consiglio nazionale dell'ordine di intervenire sulle evidenti criticità che paralizzano il funzionamento degli organi territoriali orobici, sollecitandone il commissariamento. A gennaio del 2024 la svolta. Il Tribunale di Bergamo revoca il secondo Consiglio di disciplina dell'Ordine di Bergamo e ripristina il primo di cui fa parte la dottoressa Linda Sottocorna. Il motivo? La decadenza di un Consiglio di Disciplina non è prevista secondo la Legge e quindi la nomina proposta dall’Ordine dei Commercialisti di Bergamo non poteva essere fatta.Una volta ripristinato il Consiglio di Disciplina, la commercialista Sottocorna riprende la sua battaglia mettendo sul tavolo delle assemblee diverse questioni come la mancata consegna dei verbali, lo scioglimento illegale del Consiglio di Disciplina, avvenuto qualche mese prima e soprattutto la validità dei provvedimenti presi dal nuovo consiglio istituito per pochi mesi e poi destituito.
L'epilogo
Questioni che aprono ancora una falla nell’integrità consiliare che, come in precedenza, perde la maggior parte dei consiglieri per dimissioni. Ne rimangono sette su quindici, sotto il numero di maggioranza legale, ma i lavori procedono comunque. Così la dottoressa ricomincia a scrivere agli Enti competenti e a maggio 2024 il nuovo colpo di scena: lo scioglimento del Consiglio e il commissariamento. La vicenda ha aperto molti interrogativi sulla gestione delle vicende disciplinari e legali all’interno dell'Ordine. Interrogativi che sono arrivati anche dai vertici nazionali dell’Ordine. La Procura di Brescia ha aperto un fascicolo, ravvisando possibili illeciti di natura penale che dovranno essere ulteriormente vagliati dalla procura di Roma. L’ipotesi è di «concorso nella turbativa» il cui effetto era di paralizzare i lavori del Consiglio di Disciplina dell'Ordine dei commercialisti di Brescia allo scopo di condizionare la delicata materia degli esposti e dei procedimenti sugli iscritti.
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