Vidalengo

"Dateci la fibra, siamo alla canna del gas"

La richiesta è giunta durante l’assemblea pubblica tenutasi nel teatro dell’oratorio mercoledì 10 gennaio

"Dateci la fibra, siamo alla canna del gas"
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Il cablaggio della fibra ottica non può più aspettare, Vidalengo chiede a gran voce di poter navigare in internet in maniera veloce: un primo tentativo è andato a vuoto ma ora l’Amministrazione di Caravaggio intende investire su un servizio che la comunità ritiene prioritario.

Vidalengo senza fibra

Oggi sul web si lavora e si studia, pertanto avere una connessione lenta rappresenta un grosso handicap sia per le scuole che per le imprese, oltre che per i privati cittadini che, oltre agli usi domestici, dopo la pandemia lavorano sempre di più da casa. Questo è stato uno degli argomenti su cui si è dibattuto maggiormente durante l’assemblea pubblica tenutasi nel teatro dell’oratorio mercoledì 10 gennaio.

”Infratel aveva vinto l’appalto ma le vie più abitate del paese sono rimaste escluse dal servizio - ha esordito il sindaco Claudio Bolandrini - di fronte alle nostre rimostranze l’operatore ha affermato di aver fatto il minimo essenziale, invitandoci a far causa. Se fossimo finiti in Tribunale però avremmo speso i soldi per il legale e non avremmo ancora la fibra, allora abbiamo coinvolto Planetel: quest’ultimo si è dichiarato disponibile a patto che il Comune si occupi degli interventi edili e che ci sia un buon numero di abbonamenti. A questo punto abbiamo lanciato un sondaggio raccogliendo un’indicazione di massima e Planetel nel settembre 2022 ha proposto un preventivo: l’importo richiesto per realizzare l’opera è di 27mila 500 euro più Iva".

Tuttavia è sorto un nuovo inghippo.

"In merito ai lavori in carico al Comune è emerso un parere contrario, secondo cui la richiesta che ci è stata presentata non sarebbe ammissibile perché il cablaggio è di competenza dell’operatore - ha riferito - Quindi, per evitare possibili contenziosi, abbiamo pensato di utilizzare i soldi della Regione: per sostenere la spesa infatti l’Amministrazione ha inoltrato richiesta di contributo per il potenziamento delle infrastrutture. Non possiamo pagare Planetel per realizzare i cavidotti perché favoriremmo un operatore anziché un altro, ma se li facciamo noi anche nelle vie dove mancano per far viaggiare il sistema di videosorveglianza, dopodiché l’operatore in base alle nostre richieste chiede il cablaggio, gli si concede il passaggio. Il parere infatti non è legge, intendiamo approfondire la questione con il segretario comunale. Allo stato attuale quindi c’è da aggiornare il preventivo, che oggi sarà sicuramente più alto".

In proposito è stato chiesto anche conto del bando attraverso il quale l’Amministrazione intendeva finanziare tale impianto di videosorveglianza.

"Siamo stati dichiarati ammissibili ma non finanziati - ha spiegato Bolandrini - se qualcuno rinuncia rientreremo in graduatoria ma è passato più di un anno per cui ne dubito".

"Situazione disperata"

Una voce dalla sala si è levata per spingere il Comune ad andare avanti:

"Se il Comune non incorre in nessuna sanzione qualora finanzi i lavori fatelo, siamo in una situazione disperata".

In conclusione Bolandrini ha fatto una riflessione:

"Il problema della scuola è stato risolto con il metodo wireless di “Eolo” e so che un paio di aziende si sono rivolte a questo gestore - ha affermato - ma se voi ritenete necessario l’intervento per la posa della fibra riprenderemo l’interlocuzione con Planetel".

E dalla platea si è ribadito il mandato a proseguire.

"Con Eolo la clessidra gira per un quarto d’ora - ha esclamato Anna Bosetti - siamo alla canna del gas".

Ferma anche la protesta contro le informazioni contrastanti giunte dal Comune, dal momento che «la presenza o meno della fibra impatta sul valore di un’abitazione per il 20%» e «si prendono decisioni professionali in base alla possibilità di lavorare o meno da casa». 

Fibra
Da sinistra il vicesindaco Ivan Legramandi, la presidente del comitato di frazione Anita Rota e il sindaco Claudio Bolandrini
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