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Dalla Bassa ai deserti in Panda, l’impresa degli Asperti

Domenica il team romanese e covese ha presentato la vettura con cui parteciperanno la Marocco Panda Raid

Dalla Bassa ai deserti in Panda, l’impresa degli Asperti
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Domenica il team romanese e covese ha presentato la vettura con cui parteciperanno la Marocco Panda Raid

Dalla Bassa al Marocco

Dal sogno alla realtà il team degli Asperti correrà il Marocco Panda Raid. Domenica nella cornice festosa del Parco del Barco Giuseppe e Omar Asperti hanno presentato l’auto con cui correranno una delle gare più impegnative del circuito mondiale del racing: il raid del Marocco. Un percorso attraverso sette tappe su piste sabbiose da Almeria a Marrakech senza strumentazioni sofisticate, solo bussola, roadbook e intuizione. Uno spirito che, per l’essenzialità dei mezzi, riporta alla memoria la Parigi-Dakar e la passione per l’avventura più autentica.

Raid

Il merito principale del raid è rendere accessibile un sogno: quello di vivere un’esperienza racing tra sabbia e sterrati, unendo il viaggio e la sfida, lo stress e le soddisfazioni sulle quinte di un paesaggio indimenticabile. Viveri, carburante, utensili, tende: l’indispensabile è tutto caricato sulla Panda, l’utilitaria Fiat disegnata da Giugiaro nel 1980, protagonista di questo raid dedicato, che raduna in Spagna circa trecentocinquanta partecipanti pronti per la partenza. Si attraverseranno tremila chilometri di piste africane spesso sabbiose, caricando le quattro cose che servono senza esagerare. In questo modo si assapora la sfida. I partecipanti vengono divisi in più gruppi, che partono ogni giorno in ordine diverso, e tutte le mattine ci si presenta allo start per il timbro della tabella con l’orario di partenza. Poi, lungo il percorso, si passa ai controlli timbro e, se la sera non si arriva entro il tempo massimo imposto, si paga penalità.

Asperti

Lo spirito di Panda Raid è di reciproco soccorso. L’organizzazione, per favorire il metodo vecchia scuola, con etica, piacere di condividere e arrivare tutti insieme alla meta, impone l’aiuto tra equipaggi e in questo modo le situazioni di stallo si risolvono col cameratismo, aiutandosi con una spinta di gruppo. Poi la sera c’è molto senso di aggregazione. Si monta la tenda vicino alla propria macchina e si dà un’occhiata al roadbook del giorno seguente. Spirito di avventura che ha animato i romanesi e covesi Giuseppe e Omar Bassani che presto si troveranno sulle strade africane.

"Da sempre siamo grandi appassionati di auto- hanno detto – Così armati di grande volontà abbiamo preso una Panda 4x4 e l’abbiamo ricostruita, preparandola al meglio per il percorso che affronteremo. Siamo pronti per quest’avventura e ci auguriamo di vivere tante belle esperienze che porteremo con noi al nostro ritorno".

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