Romano

Dal Covid ai detenuti: la nuova era solidale della Gasparina

La cooperativa sociale con sede a Romano ha spento le quaranta candeline dalla fondazione

Dal Covid ai detenuti: la nuova era solidale della Gasparina
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La cooperativa sociale con sede a Romano ha spento le quaranta candeline dalla fondazione.

I primi quarant'anni

La Gasparina di Sopra è sul territorio da quarant’anni, in quest’arco di tempo è cresciuta ampliando le proprie attività per riuscire a rispondere sempre meglio ai bisogni del territorio. Era il 7 marzo del 1983 quando i primi soci scelsero la cascina Gasparina di Sopra per fondare a Romano la sede della Cooperativa sociale che ancora oggi opera sul territorio, anzi ha allargato il campo di azione.

La cooperativa oggi

"La Gasparina di Sopra è stata costituita per prendersi cura, integrare e promuovere le persone con problemi di dipendenza. Opera principalmente attraverso interventi di tipo residenziale per 85 persone tra Comunità Terapeutiche e Housing Sociale, gestisce percorsi di inserimento lavorativo per persone svantaggiate e, dal 2011 gestisce i servizi di assistenza domiciliare rivolte a anziani e persone con disabilità quali Adie Sad. - ha detto il presidente Fabio Loda – Un elemento che riteniamo fondamentale nello sviluppo delle nostre attività è proprio il costante raccordo con il territorio, le persone, le istituzioni, il mondo del Terzo Settore. Questo ci permette di articolare delle risposte che siano efficaci e significative. Da queste sinergie nascono progettualità innovative. Ad esempio dal 2020, con un progetto finanziato da Fondazione Comunità Bergamasca, insieme agli Uffici di Piano di Romano e Treviglio abbiamo sviluppato l’Anagrafe della Fragilità. Attraverso un lavoro di interviste che avevano l’obiettivo di mappare i bisogni della popolazione anziana e fragile, si sono messe a disposizione del cittadino una rete ad hoc di servizi sociali e socio-sanitari. Ancora, nel settembre 2022 ha preso il via un progetto sperimentale e innovativo per la gestione di un centro diurno rivolto a persone con particolari fragilità detenute nel carcere di Bergamo. Il progetto è stato presentato da Gasparina di Sopra, come capofila, in partenariato con altre cooperative sociali bergamasche e in collaborazione con la direzione e il personale dell’Istituto Penitenziario. Esso rappresenta ulteriore testimonianza della volontà della cooperativa di costruire reti per rispondere in modo nuovo a bisogni emergenti".

Sul territorio

"Nel corso degli anni, anche attraverso le progettualità attivate, abbiamo costruito diversi momenti di incontro con il territorio che ci ospita - conclude Loda - in tempi recenti penso alle giornate all’Orto Botanico organizzate con il Parco del Serio nell’ambito del progetto Seminare Valore, Coltivare Comunità. Il traguardo dei quarant’anni offrirà ulteriori occasioni di incontro sia a Romano sia a Cologno al Serio, dove siamo presenti con la comunità femminile. Il 14 maggio, dopo uno stop di due anni, torna la Centopassi, marcia non competitiva alla sua undicesima edizione. È un evento a cui teniamo molto, rappresenta un messaggio di legalità e lotta alla mafia che rientra a pieno titolo nel lavoro educativo delle nostre comunità".

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