Dal Brasile a Morengo in cerca delle proprie origini: il lungo viaggio dei Pandolfi d'oltreoceano
Arrivati apposta dal Brasile, José Ismael e André Pandolfi non han perso l'occasione di visitare Morengo, paese d'origine dei loro antenati.
Italo-brasiliani alla scoperta delle proprie origini: da Espirito Santo, in Brasile, a Morengo, per rivedere i luoghi da cui la famiglia Pandolfi è partita per il Nuovo Mondo.
La visita dei Pandolfi brasiliani
È stata una visita particolare, quella ricevuta dalla comunità morenghese lo scorso fine settimana, quando quattro «turisti» brasiliani, di origini italiane, hanno inserito il piccolo Comune della Bassa all’interno del proprio tour dello Stivale, che ha previsto tappe a Roma, Milano, Pisa, Firenze, Genova e sul lago d’Iseo. Graditi ospiti in paese sono stati Leticia Paterlini Pandolfi, 29enne la cui famiglia, Paterlini, ha origini modenesi, ma che ha sposato il 33enne André Pandolfi, di origini morenghesi. Il bisnonno infatti all’epoca aveva lasciato il paese alla volta del Brasile. Con loro anche i genitori di André, José Ismael Pandolfi e Maria Isabel Serafim Pandolfi, giunti nel Belpaese alla ricerca di qualche lontano parente ancora in vita.
Un viaggio a lungo sognato
Due anni fa abbiamo iniziato a pianificare questo viaggio in Italia - ha raccontato parlando in inglese lo stesso André - Mio padre sognava di riscoprire le proprie origini qui in Italia, a Morengo, e mia moglie Letizia si è unita a noi: ha iniziato a fare ricerche attraverso documenti, luoghi, certificati e siti web, riuscendo a risalire ai documenti di nascita del mio bisnonno, qui in Italia, ritrovando poi i luoghi sulle cartine. Il nostro obiettivo era quello di trovare la sua casa e, grazie alla disponibilità delle persone del posto, ce l’abbiamo fatta. Siamo stati al “Bubu Bar”, dove abbiamo conosciuto Luigi Ferri, il quale ha saputo aiutarci a ricostruire la storia della famiglia Pandolfi e del mio bisnonno Annibale Pandolfi . Era nato nel 1851 a Morengo, poi aveva sposato Giovanna Nozza Bielli che aveva dato alla luce in Brasile Angelo, Antonio, RaffaeleTobia e Severina, prima di ritornare in Italia. La titolare del bar, Alice Provenzi, è stata fantastica e davvero gentile con noi, fornendoci molte informazioni, mentre Luigi è stato un signore nel raccontarci la storia dell’emigrazione, mostrandoci documenti e facendoci in qualche modo riscoprire il nostro passato. È stato un momento incredibile, ricco di tanti sentimenti ed emozioni: Luigi ci ha inoltre donato un libro che lui ha scritto e che documenta le storie di molte famiglie, tra cui la famiglia Pandolfi. Il nostro obiettivo è stato raggiunto.
Prima di proseguire il proprio viaggio verso mete più strettamente turistiche, la famiglia Pandolfi è anche riuscita a scattarsi una foto di fronte al muro della vecchia abitazione di famiglia, e a raccogliere notizie di una discendente dei parenti di Annibale ancora in vita, che purtroppo per loro non è stato però possibile incontrare.
Il singolare incontro con questa famiglia morengo-brasiliana è stato apprezzato anche dalle titolari del "Bubu Bar", che ha riportato quanto accaduto attraverso i propri canali social, con una foto dello "scambio culturale" appena avvenuto. "Questo ci ha ricordato che il bar è un punto d’incontro - hanno commentato - un luogo dove si intrecciano le storie e si ritrovano le persone".
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