Pagare un affitto, per un appartamento sul mercato privato in Lombardia può dimostrarsi più complicato del previsto. Soprattutto per quelle famiglie che si trovano, loro malgrado, a vivere momenti di difficoltà economica. Per questo Regione Lombardia ha messo sul piatto 2,5 milioni di euro per aiutare i nuclei famigliari che non riescono a sostenere la spesa per la locazione.
Sostegno alla locazione
Grazie ai fondi, deliberati dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alla Casa e Housing sociale Paolo Franco, Regione andrà a sostenere circa 2400 famiglie, 246 nella provincia di Bergamo.
Con la misura denominata ‘Sostegno al mantenimento dell’alloggio in locazione sul libero mercato’ abbiamo recuperato nuove e importanti risorse – evidenzia l’assessore Franco – in grado di offrire ulteriori risposte al tema dell’emergenza abitativa, intervenendo per supportare le famiglie che vivono una condizione di fragilità economica e rischiano, scivolando nella morosità incolpevole, di trovarsi senza un tetto sopra la testa. A causa di problemi personali legati al lavoro o a situazioni impreviste, persone e famiglie perbene possono attraversare momenti complicati e non riuscire a fronteggiare il pagamento dell’affitto: Regione è dalla loro parte e mette a disposizione un aiuto concreto”.
“Il provvedimento – prosegue Franco – si inserisce nelle azioni messe in campo per garantire il diritto alla casa anche alle famiglie con reddito da classe media e medio-bassa, in sofferenza a causa del costo degli affitti sul mercato privato che, in diverse zone della Lombardia, risulta a tratti proibitivo. Il sostegno alla locazione si affianca alle misure di housing sociale finalizzate proprio ad aumentare la disponibilità di alloggi a prezzi accessibili”.
Criteri per accedere
La misura messa in campo riguarda i nuclei familiari con particolari requisiti. Tra questi, non essere sottoposti a procedure di rilascio dell’abitazione, non essere proprietari di un alloggio che soddisfi le esigenze del nucleo familiare, avere la residenza nell’alloggio in locazione, con regolare contratto di affitto registrato. Inoltre può costituire un criterio preferenziale per la concessione del contributo la perdita del posto di lavoro, la consistente riduzione dell’orario di lavoro, che comporti una riduzione di reddito, il mancato rinnovo dei contratti a termine, la cessazione di attività libero-professionali; casi di malattia grave o decesso di un componente del nucleo familiare, età al di sotto dei 36 anni di tutti i componenti del nucleo familiare anagrafico.
Il valore del contributo medio per ogni famiglia potrà essere di circa 1.045 euro, in base alle stime effettuate su precedenti iniziative analoghe. I soggetti attuatori saranno i Comuni e in particolare i Capofila degli Ambiti territoriali, che si occuperanno di gestire ed erogare i fondi. Per la provincia di Bergamo sono stati stanziati 257.067 euro che andranno ad alleggerire il carico di 246 famiglie.