Da impiegato a ciclista influencer, la storia di Luca Strepparola
In sella alla sua "gravel" documenta i viaggi che compie e li propone su YouTube e in tv. L'ultima fatica: dal cremasco sino ad Amsterdam in Olanda.
La passione per la bicicletta e per i cicloviaggi lo hanno trasformato in un ciclista influencer. Luca Strepparola, 26enne di Rivolta d'Adda, gira, riprende e racconta su YouTube e tv le sue esperienze su due ruote. Ecco come tutto è cominciato.
Da impiegato e ciclista influencer
Luca Strepparola ne è convinto, il suo futuro sarà in sella a una bici per raccontare su tv e YouTube viaggi e angoli del nostro territorio poco conosciuti. Lasciata la scrivania di un’azienda di Milano ha deciso di cambiare vita e, in un’intervista, ha raccontato la sua ultima fatica: 3000 chilometri in 21 giorni da Rivolta ad Amsterdam.
Era cominciata come una bella avventura, con l’amico Simone Pasin nel 2018, pedalando sotto il sole agostano da Rivolta a Roma lungo la via Francigena, per il gusto di sfidare i propri limiti. Ma l’appetito vien mangiando e Luca in questi anni ha continuato a inforcare la bici, una "gravel", documentando le sue imprese con video e foto pubblicati poi sul web. Dopo la bufera Covid e la scadenza del contratto da impiegato, visto che i suoi cicloviaggi cominciavano ad avere un seguito e a garantire anche qualche entrata economica, ha "saltato il fosso" decidendo di dedicarsi completamente alla sua passione.
Una passione trasformata in lavoro
"Dopo la prima esperienza c’è stata qualche altra cavalcata in solitario e poi con la mia ragazza - ha spiegato Luca - alla fine da un anno ho cominciato a scattare foto, montare video e storyboard, usare droni e telecamere per le riprese per poi postarle sul mio canale YouTube, uno stimolo a rispettare il programma che poi si è rivelato una fonte di guadagno per cui ho aperto la partita Iva". Luca Strepparola infatti si è proposto a svariati enti per documentare percorsi in ottica turistica ed è poi stato contattato da una tv su Sky, "Bike", incentrata sul mondo della bicicletta. "Quando non mi hanno rinnovato il contratto rimanendo a casa mi sono dedicato di più a questa attività ed è diventata il mio nuovo lavoro - ha continuato il cicloamatore - mi è capitato di presentare dei servizi con videomaker professionisti e sto imparando molto, altre volte documento itinerari brevi che invoglino le persone a visitare luoghi bellissimi anche vicino a casa, in sella alla bici. Sono io a creare contenuti che la tv trasmette e che metto su YouTube: più ho seguito da offrire più posso ricevere compensi dalla piattaforma o da sponsor, ci sono vari modi per monetizzare. Sono innamorato di quello che sto facendo quindi voglio cercare di vivere di questo".
A inizio agosto l'ultima fatica
L’ultima fatica si è conclusa il 5 agosto, in tempo per essere a casa e fare gli auguri di buon compleanno alla sua ragazza. "Sono partito da Rivolta lo scorso 11 luglio - ha proseguito Strepparola -. Avevo programmato 2.800 chilometri in 26 giorni invece ne ho percorsi 3000, cinque giorni di riposo e 21 di pedalata, per una una media di 150 km al giorno e adesso mi sto riposando. Non sono un agonista ma mi piace mettermi alla prova e superare i miei limiti e questa volta l’ho fatto. Presto sarà tutto sul canale. Con me fino a Strasburgo è venuto anche Simone. Ho scelto come meta Amsterdam perché, visto quello che faccio, volevo conoscere il Paese famoso per la mobilità dolce viste le tantissime piste ciclabili che ha e il mondo legato alla bici: quale modo migliore se non andarci sulla mia due ruote?".
Come dargli torto, in effetti. "Momenti di difficoltà ci sono, ma la gente che si incontra dà molta energia positiva, così come certi paesaggi e monumenti - ha concluso il 26enne di Rivolta -. Per fortuna ho forato solo una volta e anche quando mi sono fatto 11 ore sotto la pioggia non mi è importato, anzi, fino a quel momento avevo patito troppo caldo...».
Nella foto di copertina Luca Strepparola in piazza Dam ad Amsterdam.