Trovato senza vita il corpo di Giacomo Chiapparini, dopo il crollo nell'azienda che produce Grana Padano
In via della Graffignana, pompieri al lavoro
Le speranze di un miracolo si erano spezzate già ieri sera, ma la certezza è purtroppo arrivata stamattina: è stato infatti trovato senza vita oggi, lunedì 8 agosto, attorno alle 9, l'imprenditore Giacomo Chiapparini. I pompieri hanno lavorato tutta la notte per estrarlo dal capannone di Romano di Lombardia dove ieri sera, domenica, un enorme scaffale contenente migliaia di forme di Grana Padano è crollato, travolgendolo.
Tragedia sul lavoro a Romano di Lombardia
La tragedia è avvenuta nella serata di domenica 6 agosto 2023, attorno alle 21, nell'azienda agricola "Chiapparini" di via della Graffignana, che produce Grana Padano.
Crollo a Romano, pompieri in azione
Sul posto ieri sera, sono arrivati per primi i Vigili del fuoco del distaccamento di Romano che valutata la gravità della situazione e la necessità d'intervento dei corpi speciali hanno allertato il comando regionale che ha messo in moto la macchina dei soccorsi. Così i pompieri di Romano insieme ai colleghi della centrale di Bergamo e del distaccamento di Dalmine e di Treviglio hanno lavorato per tutta la notte e gran parte della mattinata per cercare il corpo del 75 enne. La storica azienda romanese alleva vacche e che produce formaggi in via della Graffignana. A cedere, forse durate le operazioni di spostamento di alcune forme, è stata una scaffalatura per l'invecchiamento del Grana Padano. Le cause del crollo sono ancora da accertare, ma quel che è certo è che Chiapparini non ha avuto scampo.
Al momento dell'incidente il titolare della grande azienda agricola, Giacomo Chiapparini, 75 anni, si trovava infatti all'interno del grande capannone adibito allo stoccaggio del Grana Padano. Da qui il timore - diventato poi una certezza - che potesse essere rimasto coinvolto nel crollo, finendo schiacciato da tonnellate di forme. Durante alcune operazioni di spostamento, è infatti stato travolto dall'impalcatura crollata, e su di lui sono finite diverse tonnellate di Grana, oltre alla stessa scaffalatura. Impossibile anche soltanto individuare il suo corpo, nelle prime ore del lungo e complesso intervento dei soccorsi. Le ricerche sono infatti durate molto a lungo: per raggiungere l'uomo era necessario rimuovere, in sicurezza, circa 25mila pesanti forme, oltre alla struttura crollata. Per raggiungerlo, ieri sera è stata attivata anche una squadra USAR (Urban Search And Rescue) di AREU, che ha collaborato con i colleghi USAR dei VVF nelle operazioni di ricerca sotto le macerie.
La "Chiapparini": Grana a km0 a Romano
Storica azienda agricola della Bassa orientale, la "Chiapparini" produce da anni latte e dal 2006 ha cominciato anche con la trasformazione in Grana Padano dop. Una svolta per la quale ha recentemente ottenuto anche diversi prestigiosi riconoscimenti, essendo citata tra l'altro in «Formaggi d'Italia», la guida de «L'Espresso». L’azienda contava, al 2019, circa duemila capi tra vitelli, mucche e tori e produceva circa duecento quintali di latte al giorno, tutto trasformato in Grana Padano per un totale di quasi 15mila forme all’anno.
Da una piccola stalla alla produzione del Grna Padano. Una storia importante e prestigiosa quella scritta da Giacomo Chiapparini: classe 1948, insieme al padre e i due fratelli negli anni Settanta l’agricoltore romanese diede inizio alla sua attività e inaugurando una lunga stagione di crescita. A metà decennio proseguì da solo, portando l’azienda a sempre maggiori traguardi con l’impiego di più animali, più stalle, più operai e più mezzi agricoli, ma sempre lavorando con la stessa passione e costanza. Il caseificio e l’allevamento hanno ottenuto anche la valutazione sul benessere animale attraverso il metodo Crenba, lo standard messo a punto dal ministero della Salute.
Uno spiccato senso dell'impresa lo portò ad installare un impianto di “a giostra” con ben 82 postazioni che all'epoca era il più grande dell’Europa continentale. Insieme a Giacomo e alla moglie Angela, oggi l'azienda è gestita anche dal figlio Tiziano con la moglie Clara e la figlia Mary con i nipoti Michael e Gabriel. Il latte prodotto è stato per anni venduto ai grandi marchi finché il «Ciaparì», come lo chiamavano gli amici a Romano, decise di investire in un nuovo progetto che chiudesse il cerchio: trasformare direttamente il proprio latte in un prodotto finito. Nel 2006, con la matricola BG509, è diventato ufficialmente socio produttore e stagionatore della D.O.P. più conosciuta al mondo: Grana Padano, con una produzione annua di circa 15mila forme.