Cresce la produzione dei rifiuti ma anche la differenziata: in Bergamasca sale al 78,35%
Il territorio bergamasco si conferma virtuoso con 197 Comuni che hanno raggiunto la soglia del 65% di differenziata.
Più rifiuti prodotti con numeri che tornano ai livelli prepandemici e li superano, ma anche una parallela crescita della raccolta differenziata che porta la provincia di Bergamo a livelli tra i più virtuosi in Lombardia.
Raccolta differenziata in aumento
A confermarlo sono i dati diffusi dall'Osservatorio Rifiuti - Settore Ambiente della Provincia di Bergamo che raccoglie ed elabora ogni anno i dati sulla produzione di rifiuti urbani e sull'andamento delle raccolte differenziate.
I dati 2021 evidenziano l’incremento (+2,77%) del quantitativo totale di rifiuti urbani prodotti (520.972 t) rispetto al 2020 (506.905 t) che i rifiuti indifferenziati (112.804 t) sono diminuiti (-1,41%) rispetto al 2020 (114.414 t). Non solo. Anche la produzione pro capite è aumentata: nel 2021 è stata pari a 472 kg/ab per anno, in aumento rispetto al dato 2020 (459 kg/ab per anno), riprendendo una crescita che si era interrotta con la pandemia.
Aumenta, e questo è il dato più significativo, anche la percentuale di raccolta differenziata che per il 2021 si attesta al 78,35%, in crescita rispetto al 2020 (77,43%): una crescita ormai consolidata iniziata nel 2005. Sono 197 i Comuni in cui la raccolta differenziata ha raggiunto il 65% che rappresenta l'obiettivo fissato per il 2021 dal decreto legislativo 152 del 2006. Un numero importante che corrisponde a una popolazione di 1.074.315 abitanti, pari al 97,43% della popolazione provinciale.
Il confronto con i dati regionali
Il confronto dei dati della Provincia di Bergamo con quelli medi della Regione Lombardia conferma le prestazioni di rilievo raggiunte dalla realtà bergamasca nel suo complesso, sia nella produzione pro-capite di rifiuti urbani: 472 (kg/ab per anno) in Provincia di Bergamo, 479 (kg/ab per anno) in Regione Lombardia, sia nella percentuale di raccolta differenziata: 78,35% in Provincia di Bergamo, 73,22% in Regione Lombardia.