Sanità

Covid-19: nelle Rsa arrivano i test rapidi, si comincia dalla Bassa

I primi kit di Ats  sono arrivati proprio nella Bassa, zona più colpita dalla seconda ondata, e consentiranno uno screening mensile di tutti i dipendenti e degli ospiti.

Covid-19: nelle Rsa arrivano i test rapidi, si comincia dalla Bassa
Pubblicato:

Sono stati consegnati questa mattina i primi test rapidi antigenici per l'individuazione del Coronavirus destinati alle Rsa della provincia di Bergamo. I primi kit di Ats  sono arrivati proprio nella Bassa, zona più colpita dalla seconda ondata, e consentiranno uno screening mensile di tutti i dipendenti e degli ospiti. Il presidente Augusto Baruffi della Fondazione Anni Sereni di Treviglio aveva sollecitato un intervento di Regione Lombardia nelle scorse settimane, dopo che dalla primavera non erano più stati fatti test.

Primi test rapidi nella Bassa più colpita dalla seconda ondata

“Questa mattina il mondo sociosanitario e quello socioassistenziale residenziale e semiresidenziale di Bergamo e della sua provincia ha potuto ritirare i primi kit per l’effettuazione dei test antigenici rapidi per la sorveglianza da Covid 19 - fa sapere Ats Bergamo in una nota - Siamo partiti da Bergamo Ovest in relazione all’andamento più sostenuto dei contagi in quell’area, ma entro l’inizio della prossima settimana avremo distribuito i kit a tutte le strutture della provincia”.  Questa mattina ATS Bergamo ha messo a disposizione per il ritiro i primi 4.548 test rapidi e relativi 545 tamponi molecolari: ogni struttura gestirà in autonomia le tempistiche interne. La distribuzione proseguirà nei prossimi giorni.

“Sono previsti circa 7.000 tamponi rapidi una volta al mese per gli ospiti di RSA, RSD, CSS e nuclei stati vegetativi e circa 13.000 ogni due settimane per gli operatori delle unità di offerta sociosanitarie e socioassistenziali. In totale è un intervento da 33.000 test al mese –  spiega Giuseppe Matozzo, direttore sociosanitario dell’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo – Parliamo di kit in quanto consegniamo i tamponi rapidi e, insieme, anche una quota proporzionale di tamponi molecolari per le eventuali positività (il 10% per lo screening degli ospiti e il 12% per quello degli operatori). In questo modo eventuali positività al test rapido potranno essere verificate immediatamente con il tampone molecolare, assicurando la massima velocità nell’individuazione dei casi Covid positivi”.

TORNA ALLA HOME

Seguici sui nostri canali