Così proteggeremo la biodiversità dell'ex cava
Di questo si è parlato venerdì sera al centro civico di piazza della Pace durante la prima serata dedicata al progetto di recupero dell’ex cava
Che aspetto avrà l’ex cava dei "Tre Cantoni" e soprattutto chi se ne prenderà cura per far sì che resti sempre un polmone verde fruibile e attrattivo? Di questo si è parlato venerdì sera al centro civico di piazza della Pace durante la prima serata dedicata al progetto di recupero dell’ex cava alla presenza del sindaco di Ciserano Caterina Vitali, del sindaco di Pontirolo Nuovo Gigliola Breviario, del sindaco di Arcene Roberto Ravanelli, con il contributo del biologo faunista Alessandro Mazzoleni, del presidente dei sommozzatori di Treviglio Giacomo Passera e del presidente Circolo Legambiente C.E.R.C.A. Brembo di Filago Luciano Gelfi.
La riqualificazione dei "Tre Cantoni"
Ai ciseranesi presenti nella sala consiliare è stata proposta una presentazione che ha illustrato il progetto di riqualificazione dell’area situata al confine dei tre comuni e denominata "Lago dell’Intreccio". Una superficie di circa trenta ettari e soprattutto "un luogo che ha una valenza naturalistica importante per i ciseranesi" ha dichiarato Vitali.
Il progetto di rigenerazione territoriale, frutto della collaborazione con Renova Park WWF, Nuova Demi e il corso di Geourbanistica dell’Università degli Studi di Bergamo, sarà finanziato dal bando indetto da Regione Lombardia "Infrastrutture verdi a rilevanza ecologica e di incremento della naturalità". Le finalità del bando sono il potenziamento e l’incremento del patrimonio floristico e faunistico. Il disegno di ripristino è stato l’unico ammesso nella provincia di Bergamo e su un totale intervento di 299.870,39 euro, il cofinanziamento comunale è stato di 4.743,62 euro.
La tutela della biodiversità
Alessandro Mazzoleni, biologo, ha illustrato il progetto comprensivo di opere che non richiederanno alti costi di mantenimento e soprattutto saranno effettuate nel totale rispetto della biodiversità del sito immortalata perfettamente negli scatti, presenti nelle diapositive esposte, del fotoreporter Giovanni Diffidenti. L'obiettivo del piano è la realizzazione di un sistema di boschi, prati umidi e fioriti, siepi e il mantenimento di ciò che di autoctono già esiste. Solo successivamente si investirà sul cicloturismo, sull’implementazione di piattaforme galleggianti per l’agricoltura idroponica e sulla realizzazione di punti di osservazione e percorsi vita.
"Il futuro lo lascio a voi - ha aggiunto Vitali - La biodiversità ha un ruolo centrale nella nostra vita e sarà essenziale la comprensione della comunità".
"Serve qualcuno che si sporchi le mani", ha aggiunto Mazzoleni, membro del gruppo di progettazione degli interventi di valorizzazione ecologica, chiedendo così la collaborazione dei cittadini volta al mantenimento della futura oasi.
"Per curare un territorio bisogna conoscerlo, i cittadini verranno formati evitando così di recare danni", ha sottolineato Gelfi, presidente del centro di educazione partner del programma. La proposta del Comune pone i ciseranesi nella posizione più adatta a potersi occupare dell’area, una volta riqualificata, dato che sono proprio loro i maggiori conoscitori del territorio.
I prossimi incontri
Nei prossimi incontri che si terranno venerdì 2 febbraio sempre alle 20.45 in sala consiliare e sabato 3 febbraio alle 9.30 direttamente in cava (per un sopralluogo alla scoperta del parco) ci si concentrerà proprio sul contributo che i cittadini potranno dare per proteggere e mantenere il polmone verde della Bassa.
Durante l’incontro non sono poi mancate le preoccupazioni di alcuni residenti già testimoni in passato di incendi forse dolosi nelle campagne attorno al paese. Forte il timore che il parco possa subire la stessa sorte, ma il sindaco ha tenuto a rassicurare tutti smorzando possibili polemiche.