Corse tagliate sulla Treviglio-Bergamo, Tura e Casati (Pd): "Regione e Trenord limitino i disagi"
La cancellazione dei treni "di rinforzo" sulla tratta che collega la città al capoluogo ha suscitato anche la reazione del Pd
Per i pendolari trevigliesi e non solo si prospettano tempi difficili. Colpa, anche, del taglio sulle corse della tratta Treviglio-Bergamo annunciato da Trenord a causa del cantiere che interessa la stazione del capoluogo orobico per il potenziamento del collegamento con Ponte San Pietro. Le reazioni non sono mancate e nelle ultime ore anche il Pd ha fatto sentire la sua voce presentando un'interrogazione per richiamare Regione e Trenord ai loro doveri.
Tagli sulla Treviglio-Bergamo
All'interrogazione presentata dal consigliere dem regionale Davide Casati si è unita poi anche la voce della capogruppo del Pd di Treviglio Matilde Tura.
"Trenord ha scaricato di fatto la responsabilità su RFI, sostenendo che il cantiere dei lavori programmati alla stazione di Bergamo causerà, oltre alla cancellazione dei sette convogli, altri disagi come la soppressione di un treno della linea Milano-Treviglio-Bergamo e lo spostamento di orario di numerose corse – spiegano Casati e Tura – ma tutto ciò che riguarda il trasporto ferroviario regionale è di competenza di Regione Lombardia ed è dunque a lei che spetta verificare che sia onorato il contratto stipulato (e appena rinnovato per ulteriori dieci anni) con Trenord, monitorando l’andamento del servizio e controllando il livello di qualità erogata, quindi sicuramente anche la puntualità e la regolarità delle corse”.
L'appello: "Regione e Trenord limitino i disagi"
“È per questo che chiediamo alla giunta lombarda e all’azienda da lei scelta - proseguono - se, per limitare i numerosi disagi ai pendolari, abbiano valutato la possibilità di mantenere alcuni treni e quali ulteriori azioni concrete abbiano previsto, anche alla luce delle dichiarazioni riportate sui canali ufficiali di Trenord in merito alle numerose interlocuzioni che si dicono in atto”.
“Chiediamo, in sostanza, che Regione Lombardia e Trenord rispettino semplicemente il loro mandato, niente di più – concludono Casati e Tura –. Che facciano il loro dovere, così come farebbero sicuramente moltissimi pendolari la cui vita lavorativa, studentesca o familiare è invece stravolta ogni giorno dagli innumerevoli disagi del servizio ferroviario lombardo”.
Due treni da salvare
Nel dettaglio gli esponenti del Pd hanno chiesto se, per limitare i disagi ai pendolari, Regione Lombardia e Trenord abbiano valutato la possibilità di mantenere almeno due treni, nello specifico il 7.37 da Treviglio e il 17.48 da Bergamo (e viceversa e quindi quattro treni) e/o far fermare alla stazione Treviglio Ovest un treno (già che ferma in quella stazione) tra le 7.30 e le 8.
Trenord, attraverso i suoi canali ufficiali, aveva comunicato l'intenzione a "lavorare con istituzioni, aziende e organizzazioni del territorio per predisporre adeguati servizi sostitutivi durante il lungo periodo di sospensione del servizio”. Un impegno che i dem vorrebbero conoscere meglio valutando quali azioni concrete ha intenzione di avviare Regione Lombardia, in collaborazione con Trenord.