L'emergenza

Coronavirus, 16 casi in Lombardia e un morto in Veneto

A Pagazzano l'iniziativa del parroco per ricordare le vittime, ormai oltre 2000 in tutto il mondo.

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 Sale a 16 il numero delle persone contagiate da Coronavirus in Lombardia. Paziente sospetto al Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Da Cremona infatti arriva la conferma di un nuovo caso positivo, ricoverato in ospedale da alcuni giorni.

Gli ultimi numeri ufficiali sul contagio in Regione sono stati forniti dall'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, ieri, nel corso della conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche il presidente Attilio Fontana, il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il Capo Dipartimento della protezione civile nazionale, Angelo Borrelli.

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Pazienti, infermieri, medici a Codogno

"Abbiamo individuato altre 8 positività - ha spiegato Gallera - fra cui 5 operatori sanitari dell'Ospedale di Codogno e 3 pazienti. Abbiamo già effettuato tamponi su 120 dipendenti che lavoravano presso l'area ricerca e sviluppo dell'azienda del primo contagiato, e iniziato i tamponi anche agli operatori sanitari e tutti le persone che hanno avuto contatti diretti".

I primi 6 contagiati dunque sono il 38enne ('paziente 1'), sua moglie e il ragazzo che fa parte dello stesso gruppo podistico. Le altre 3 persone, tutte di età più avanzata, frequentavano lo stesso bar anche dal padre del podista. 

La conferma di un 15esimo contagio è arrivato in serata.

Restrizioni in 9 Comuni  lodigiani

Il presidente Fontana e il ministro Speranza hanno firmato un'ordinanza con misure molto precise che riguardano l'area in cui abitano e si spostano le persone che sono state individuate come positive. I comuni sono: Codogno, Castiglione d'Adda, Casalpusterlengo, Maleo, Fombio, Bertonico, Castelgerundo, Terranova dei Passerini, Somaglia e San Fiorano.

Il presidente Fontana ha sottolineato che "Il Tavolo di coordinamento regionale è sempre aperto, siamo pronti a reagire a qualunque evenienza. Abbiamo assunto provvedimenti che non devono essere intesi come qualcosa che possa spaventare ma come qualcosa che può bloccare l'epidemia"

Il paziente 1 ricoverato a Codogno

Il 38enne contagiato è ricoverato in Terapia intensiva nell'ospedale del basso lodigiano. La prognosi è riservata e le sue condizioni sono gravi. Da stamattina gli accessi al Pronto Soccorso lodigiano e le attività programmate sono state attualmente interrotte, in via cautelare.

Contagiata anche la moglie

L’uomo, originario di Castiglione d’Adda, impiegato, è residente a Codogno insieme alla moglie, che attualmente aspetta un bambino. La donna è stata contattata questa notte con la richiesta di recarsi velocemente in pronto soccorso Sacco di Milano, dove è stata sottoposta a tutti i necessari controlli e dove attualmente si trova. Anche per lei purtroppo il test ha confermato il contagio da Coronavirus.

La cena, i sintomi, il peggioramento

L’uomo ricoverato aveva cenato nei primi giorni di febbraio con un suo collega, asintomatico, rientrato il 20 gennaio dalla Cina. Verso metà febbraio ha cominciato ad avere febbre, ma visitato in pronto soccorso, non presentando altri sintomi non era stato trattenuto dal personale medico. Giovedì, al peggioramento del quadro clinico, si è reso necessario il ricovero e dal test è emersa la positività. A questo punto sono iniziate prontamente le operazioni per individuare il maggior numero di persone che hanno avuto contatti con il 38enne.

Una messa per i morti del Coronavirus

A  Pagazzano intanto il parroco don Giuseppe Delprato ha celebrato nei giorni scorsi una messa per ricordare e pregare per i morti che in tutto il mondo in questi giorni sono morti a causa dell'infezione - Leggi di più sul Giornale di Treviglio in edicola

 

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