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Coronavirus, all'ospedale di Crema "situazione ai limiti della criticità"

Gennuso, vicesindaco e medico: "Si parla di Lodi, di Cremona eppure da una settimana in questo ospedale si è attivata una task force senza precedenti"

Coronavirus, all'ospedale di Crema "situazione ai limiti della criticità"
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Anche l'ospedale di Crema è in affanno, ma in pochi sembrano curarsene. Lo dicono i numeri dei contagiati che nella provincia di Cremona sono saliti a 214. Ma della seconda provincia più colpita dopo Lodi (dove in sofferenza ci sono l'ospedale cittadino e quello di Codogno all'interno della "zona rossa") si parla spesso di Cremona dimenticandosi che, però, a pochi chilometri l'ospedale Maggiore di Crema stringe i denti per resistere.

Ospedale di Crema: situazione critica

"Per far fronte all’emergenza Covid 19 “Coronavirus”, l’ospedale di Crema, già dai primi giorni, ha sospeso le attività in elezione e ha provveduto a riorganizzarsi internamente, per destinare a pazienti sintomatici, il 5° e il 6° piano della struttura ospedaliera, per un totale di 70 posti letto - si legge in una nota diffusa oggi dall'Asst Crema - Inoltre è in corso l’individuazione di un’ulteriore area con posti letto da destinare ai pazienti in osservazione dal Pronto Soccorso. Attualmente, nonostante lo straordinario impegno e il sacrificio di tutto il personale, la situazione appare ai limiti della criticità, in considerazione delle continue richieste di intervento per pazienti compromessi, che necessitano di assistenza ventilatoria e ricovero in Terapia Intensiva".

"Nonostante le molteplici difficoltà riscontrate nella gestione di un numero così considerevole di pazienti complessi, si è riusciti a tutt’oggi a garantire un elevato livello di assistenza - prosegue la direzione - Grazie al puntuale approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale, assicurato dal settore amministrativo dell’azienda, si sono potuti garantire i più elevati standard di protezione e di sicurezza per tutti gli operatori sanitari e per i pazienti ricoverati".

Gallera: "Crema sta reagendo al meglio"

"L'ospedale di Crema è stato messo sotto pressione - ha confermato poco fa l'assessore regionale a Welfare Giulio Gallera rispondendo alla notizia della situazione di criticità del Maggiore - ma sta reagendo al meglio. Lo stiamo aiutando a reagire portando personale, trasferendo pazienti per garantir più posti letto, portando dispositivi e macchinari necessari. L'ospedale sta riuscendo a trovare nuovi posti letto e sta affrontando al meglio la situazione".

L'assessore ha poi confermato i due casi del medico anestesista e l'infettivologo risultati positivi nei primi giorni dell'infezione e già ricoverati in altri ospedali.

Task force senza precedenti

"Eccolo l’ospedale di Crema - si sfoga in un post il vicesindaco di Crema Michele Gennuso, medico proprio dell'Asst Crema - I giornali nazionali non lo citano, si parla di Lodi, di Cremona eppure da una settimana in questo ospedale si è attivata una task force senza precedenti. Il lavoro corale di tutti (medici, infermieri, tecnici di radiologia, Oss, personale che si occupa delle pulizie e della sanificazione dei letti, personale in cucina ecc) sta cercando di contrastare un momento di indubbia emergenza.  Questo ospedale rappresenta senza dubbio un valore aggiunto per il territorio. Se ne ricorderanno i politici finita l’emergenza? Si comprenderà che anche gli ospedali di “provincia” rappresentano snodi importanti nella rete sanitaria regionale e non solo? Me lo auguro anche per rispetto di tutti quei professionisti che in questi giorni si stanno spendendo per la tutela della salute dei cittadini sul campo e non solo sui decreti e le linee guida. La passione e la responsabilità sono impagabili. Da medico e da collega sono contento di lavorare in un luogo dove, malgrado le molteplici difficoltà, si sta facendo squadra: con fatica è inutile negarlo. Ma la risposta dei sanitari c’è, c’è stata, ci sarà".

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