Consorzio di bonifica: Cividate farà ricorso contro gli avvocati

Il comitato ha raccolto i 90mila euro totali da pagare al consorzio di bonifica

Consorzio di bonifica: Cividate farà ricorso contro gli avvocati
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Tutti i cittadini hanno versato i 90mila euro totali della tassa al consorzio di bonifica e ora si farà il ricorso contro gli avvocati. Settimana scorsa infatti è stato inviato il bonifico unico al consorzio di bonifica per estinguere la tassa, con l’appoggio di tutti i cittadini coinvolti.

"Nessuno ci ha aiutato"

«Circa un migliaio di persone si sono comportate da galantuomini, cosa molto rara di questi tempi – ha detto il presidente del comitato Andrea Moioli – Abbiamo avuto un’alta cifra di adesioni e dove mancava abbiamo tirato fuori i soldi noi del comitato. Nessuno ci ha aiutato, né l’Amministrazione, né privati. La cosa importante è che la gente ha ancora un comportamento corretto rispetto invece a chi si trova nelle alte sfere. Abbiamo fatto un’azione da don Chisciotte, ne abbiamo pagato le conseguenze e siamo venuti fuori a testa alta, pagando tutta la sanzione di 92mila euro».

La vicenda

La stangata era arrivata dopo alcuni anni, e riguardava un contenzioso tra cittadini e consorzio di bonifica della Media Pianura Bergamasca, a seguito dei bollettini inviati a centinaia di cittadini, riferiti agli anni 2009 e 2010. Per opporsi al pagamento e fare ricorso, si era costituito un comitato, con l’appoggio del Comune. Il ricorso poi era stato perso dal comitato ed era seguito l’obbligo di pagamento al consorzio. «Dopo aver perso il ricorso – ha spiegato il sindaco Gianni Forlani – l’avvocato ci ha consigliato di pagare come se fosse un’unica causa, come un ricorso collettivo, e così abbiamo fatto». Un contributo unificato di 250 euro comprendente tutti e 404 i cittadini, in favore del consorzio di bonifica. Ma qualcosa non è andato per il verso giusto.

E con gli anni la cifra è lievitata

Nel 2014 il ministero delle Finanze ha comunicato al legale che il contributo versato non era sufficiente: la modalità corretta sarebbe stata che ogni singolo cittadino versasse il proprio contributo che serve per fare ricorso, sessanta euro per due anni: in sostanza 404 cittadini avrebbero pagato in totale 29.150 euro. Ma questo non è stato fatto, e gli anni sono passati. Ai quasi 30mila euro vanno adesso sommati 58.300 euro per la sanzione del 200 percento provocata dal mancato pagamento della somma dovuta, più 3.500 euro di spese per la consegna: in totale 90.950 euro complessivi, da dividere per i 404 cittadini che fanno 225 euro.

La decisione a maggio

La decisione di pagare tutto è stata presa durante l’assemblea pubblica di maggio, di fronte ai nuovi avvocati che si erano interessati della questione e al comitato: i cittadini avevano deciso di pagare tutto subito: 230 euro a testa. «Ringrazio davvero il comitato e i cittadini – ha detto il sindaco – e ci tengo a precisare che ora non verranno più chiesti soldi. Male che vada il ricorso, la situazione resterà così, altrimenti, se riusciremo a farci pagare dall’assicurazione degli avvocati, otterremo 60mila euro che distribuiremo ai contribuenti per circa 150 euro a testa».

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