Condannato ed espulso per droga rientra in Italia da clandestino, arrestato

I fatti risalgono al 2015, ma dopo essere stato espulso dall'Italia ha pensato bene di tornare e rimettersi "in attività"...

Condannato ed espulso per droga rientra in Italia da clandestino, arrestato
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Condannato ed espulso per droga rientra in Italia da clandestino, arrestato. E' successo a Crema.

Primo arresto nel 2015

I fatti risalgono al luglio del 2015 quando C.S., all'epoca 26enne, marocchino nullafacente residente in periferia a Crema, mentre si trovava agli arresti domiciliari per scontare una condanna per reati di droga era evaso per spacciare ed era stato arrestato nuovamente dopo che aveva ceduto delle dosi di cocaina a dei tossicodipendenti cremaschi.

Arrestato ed espulso

In casa i carabinieri avevano poi rivenuto oltre 800 grammi di hashish, nonché attrezzi per il confezionamento dello stupefacente. In quell'occasione anche la moglie era stata deferita per il concorso nel medesimo reato. Ne seguiva una nuova condanna e dopo aver trascorso un periodo di detenzione, l’anno scorso era stato scarcerato ed espulso dall’Italia.

Arrestato (di nuovo) a Crema

Nel frattempo, però, il soggetto aveva pensato bene di rientrare clandestinamente e rimettersi "in attività", tant’è che nei giorni scorsi in ben due occasioni aveva eluso il controllo delle pattuglie, scendendo al volo da alcuni veicoli di tossicodipendenti per sfuggire alla cattura.

Nella serata di ieri, tuttavia, C.S., all’ennesimo controllo dei carabinieri che lo stavano cercando serratamente nel quartiere San Bernardino di Crema, ha trovato ad attenderlo oltre alle pattuglie in uniforme anche gli investigatori del Nucleo operativo che sono riusciti a bloccarne l’ennesima fuga, dichiarandolo in stato di arresto per la violazione della legge sull’immigrazione che vieta il reingresso in Italia dei soggetti espulsi. Oltretutto nel frattempo la sentenza di condanna del 2015 era diventata definitiva tanto da dover scontare 3 anni, 11 mesi e 10 giorni di reclusione. Dopo le formalità di rito è stato quindi portato in carcere a Cremona su disposizione del pm della Procura della Repubblica.

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