Coltivatori e sindaco scendo in piazza contro gli animalisti fantasma
Il sindaco di Binago è sceso in piazza per sostenere i suoi cittadini alla prese con i danni provocati dai cinghiali e confermare la linea intrapresa.

Sono scesi in piazza per manifestare contro gli animalisti fantasma che si oppongono all'abbattimento dei cinghiali sul proprio territorio, nell'Olgiatese, in comasca. Sindaco e coltivatori ci mettono la faccia come raccontano i colleghi di PrimaComo.it.
Una dura risposta agli animalisti fantasma
L'emergenza cinghiali, ormai presenti in numero incontrollato sul territorio, con tutti i rischi che ne conseguono, registra un nuovo capitolo. Il blitz di "Centopercentoanimalisti", nei giorni scorsi fuori dalla sede del Parco Pineta, a Castelnuovo Bozzente, tra striscioni e slogan contro gli abbattimenti degli ungulati e contro i cacciatori, ha registrato la dura condanna da parte del sindaco binaghese Alberto Pagani, da sempre in prima linea per tutelare agricoltori e cittadini, invocando interventi per ridimensionare la presenza dei cinghiali. Di più, in attesa che sia ultimata la cella di stoccaggio dei capi che verranno abbattuti, Pagani è sceso in piazza, davanti al Municipio binaghese, insieme a un gruppo di agricoltori. Risposta agli slogan degli animalisti, manifestando con striscioni e richiesta di tutele per chi è costretto a fare i conti con i danni provocati dai cinghiali all'agricoltura e alle persone già coinvolte in incidenti stradali provocati dall'attraversamento di ungulati.
"Noi ci mettiamo la faccia"
La reazione più dura al blitz di "Centopercentoanimalisti" è arrivata con una puntualizzazione fondamentale: sindaco e agricoltori, manifestando, ci mettono la faccia. Non così, invece, gli autori del blitz fuori dalla sede del Parco Pineta. Una presa di posizione per ribadire che il primo cittadino di Binago non si lascia intimorire da chi, anonimamente, cerca di fermare il percorso che porterà agli abbattimenti degli ungulati. E con Pagani sono schierati i coltivatori che, anche in questi giorni, ancora una volta hanno visto parte dei propri campi devastati dai cinghiali.