Cremonese

Cocaina a credito: arrestati due spacciatori-strozzini

Le vittime si indebitavano per centinaia di euro senza quasi accorgersene.

Cocaina a credito: arrestati due spacciatori-strozzini
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Vendevano cocaina a credito e poi estorcevano pesanti somme di denaro ai debitori tossicodipendenti, che si indebitavano di centinaia di euro senza accorgersene. I carabinieri della Compagnia di Cremona hanno disarticolato un violento giro di estorsioni, maturato nell’ambito di un grosso giro di spaccio.

Gli strozzini spacciatori

All’alba di ieri mattina, giovedì, a conclusione di articolate indagini iniziate nel mese a ottobre i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Cremona hanno arrestato su richiesta del Gip Giulia Masci, su richiesta del pm Milda Milli, un 30 enne e un 26enne del Cremonese. Le accuse sono di estorsione, rapina, lesioni personali e detenzione di droga ai fini di spaccio. Denunciato anche un pregiudicato 40enne cremonese, nullafacente, che ha avuto il ruolo di “picchiatore”, sul quale sono ancora in corso indagini.

La strategia della cocaina a credito

Gli indagati secondo il GIP, avevano adottato una subdola tecnica di vendita dello stupefacente che veniva ceduto “a credito”, in modo da un lato di riuscire a creare una clientela fidelizzata e dell’altro di approfittare della dipendenza creata dalla sostanza negli acquirenti. Questi non si rendevano conto di raggiungere in breve tempo debiti importanti, anche di diverse centinaia di euro (fino a 900 circa) che poi non erano in grado di saldare. Per questo motivo venivano aggrediti o pesantemente minacciati.

Il pm parla per la coppia di spacciatori di "una non comune capacità di massimizzare i profitti dell’attività di spaccio e la possibilità che la stessa si ampli maggiormente nel futuro soprattutto nei confronti della clientela più economicamente disagiata che evidentemente poteva ricorrere all’acquisto a credito della cocaina, dimostrandosi oltremodo spregiudicato e ricorrendo per il recupero dei crediti, all’ausilio della forza intimidatrice di un complice ed alle minacce gravi"

Sequestrato un 23enne

Alla fine di ottobre, in particolare, i due avrebbero operato un sequestro di persona a scopo estorsivo ai danni di un 23enne, operaio cremonese, che aveva contratto un debito di 900 euro in cocaina. Lo avevano quindi aggredito fisicamente e sequestrato in auto con la forza, liberandolo solo quando un familiare ha pagato il "riscatto".

Le indagini dei carabinieri hanno inoltre accertato un altro episodio estorsivo a novembre, ai danni di un 29enne di Olmeneta che aveva contratto un debito di 600 euro per lo stesso motivo. E' stato picchiato a lungo dai due, e mandato in ospedale

Il portafoglio in ostaggio

Un altro 35enne d Cremona è stato invece vittima di una estorsione quando, dovendo ai due 950 euro ma non riuscendo a pagare, è stato minacciato e derubato del portafoglio. Gli è stato restituito soltanto quando la vittima ha restituito una parte del debito per la cocaina: 170 euro.

Rapinato un 43enne per motivi passionali

Uno dei due arrestati, il 30enne, è stato riconosciuto inoltre indagato come responsabile di una rapina perpetrata il mese scorso ai danni di un 43enne di Castelverde. L'aveva aggredito a calci e pugni, rubandogli il portafogli e il cellulare. Insieme ad alcuni contanti, nel portafogli c'era la carta di credito aziendale, che successivamente è stata utilizzata dal rapinatore per effettuare alcuni acquisti on line. Si indaga ancora sulle motivazioni alla base della rapina: forse si tratta di una vendetta per motivi passionali.

In casa un etto di marijuana

A carico del 26enne cremonese era stato rinvenuto quasi un etto di cocaina e marijuana, oltre a materiale per il confezionamento della droga. Altra cocaina è stata trovata invece nelle disponibilità del 35enne di origini rumene. Gli arrestati sono stati accompagnati in carcere a Cremona in attesa dell’interrogatorio di convalida.

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