City Park debitrice di Cortenuova per 250mila euro, il Comune passa per vie legali
Un credito ingente da riscuotere. Dopo il fallimento di Equitalia, il Comune procede per vie legali.
250mila euro. E' questa la cifra che il Comune di Cortenuova deve incassare dalla società City Park srl. Una debito che si protrae dal 2007, anno in cui il centro ludico omonimo "City Park" fu realizzato. La società, ad oggi, avrebbe versato 50mila euro dei 300mila totali, cifre che corrisponde alle spese di costruzione. Ora il Comune vuole porre fine all'annosa questione, passando per vie legali.
Equitalia
Inizialmente il Comune si era affidato ad Equitalia per ottenere la riscossione dei restanti 250mila euro. L'agenzia statale aveva infatti deciso di procedere con una rateizzazione dei pagamenti e di passare al pignoramento qualora City Park avesse mancato di pagare. Eppure il pignoramento non è un'azione percorribile a causa di complicanze burocratiche. Fatto che ha spinto il Comune di Cortenuova, su suggerimento del segretario, di ricorrere ad un legale, che si prendesse carico della questione.
Il credito
Il centro ludico, di cui ora rimane solo una sala giochi e un cinema multisala, fu costruito tramite un leasing di cui è conduttrice la società City Park. Il credito di 250mila euro non è altro che il costo di costruzione. Soldi che legittimamente il Comune deve riscuotere. "Quando abbiamo visto che la società non rispettava le rate - ha detto il sindaco Gianmario Gatta - ci siamo mobilitati con Equitalia per cercare una soluzione. Tuttavia non è stato possibile procedere con il pignoramento". Il motivo è semplice. Per tasse e costi di costruzione non pagati risponde il conduttore del leasing. In pratica chi ha ricevuto il finanziamento. Tuttavia la struttura rimarrà di chi ha concesso il finanziamento fin quando il tutto non sarà pagato.
Altre somme da riscuotere
Un'altra gatta da pelare per il sindaco è la riscossione del credito di 800mila euro dall'Alfa immobiliare. Si tratta della società fallita che ha costruito il centro commerciale, che ora vanta questo debito con il Comune per il mancato pagamento di Imu e Tasi. Ad oggi il primo cittadino e il curatore fallimentare sono in contatto, però la soluzione è ancora lontana dal trovarsi. 80mila euro invece sono recentementi entrati nelle casse comunali, come Imu e Tasi arretrate e non pagate, dopo che i capannoni della Fema Chemicals sono stati acquistati da una logistica. Una notizia positiva per le entrate comunali.