Cinque casi di variante Omicron in Bergamasca. Treviglio, in ospedale si amplia il reparto Covid
Intanto, a Treviglio il settimo piano dell'ospedale diventa un reparto Covid
La variante Omicron del Coronavirus è arrivata in provincia di Bergamo. Lo conferma l’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo, nel pomeriggio di oggi venerdì 17 dicembre. I casi rilevati sono cinque.
Cinque casi di variante Omicron in provincia di Bergamo
La variante Omicron è stata identificata in cinque soggetti. Tre di questi sono persone sono collegate tra loro, mentre le altre due non hanno collegamenti né tra loro né con le prime tre. Tutti i cinque casi avevano da tempo completato il ciclo vaccinale ma non avevano ancora ricevuto la dose booster.
Tutti e cinque con lievi sintomi
"Tutti i cinque casi sono stati messi in quarantena già dal momento in cui hanno effettuato il tampone antigenico; sono tutti paucisintomatici, in buone condizioni e stanno effettuando la quarantena presso il loro domicilio. I loro contatti stretti sono in isolamento e sottoposti agli accertamenti del caso" spiega Ats in una nota. Non è noto, al momento, in che zona della provincia sia avvenuto il contagio. Resta invece chiaro il fatto che la probabile maggior velocità di diffusione della nuova variante potrebbe renderla "dominante" nei prossimi mesi, come già accaduto con la Delta. Anche per questo, le strutture sanitarie si stanno attrezzando per far fronte a un'eventuale altra ondata di contagi anche in Bergamasca.
La situazione a Treviglio
Per far fronte a ciò, anche l’ospedale di Treviglio ha dovuto sacrificare altri posti letto. Da alcuni giorni, l’intero settimo piano del nosocomio dell’Asst Bergamo Ovest è infatti stato riconvertito a reparto Covid, con trenta posti letto occupati al momento al 50%. In queste settimane la Regione ci ha chiesto uno sforzo ulteriore, per essere pronti ad eventuali peggioramenti della curva epidemica - ha spiegato il direttore generale dell'Asst Bergamo Ovest Peter Assembergs in una lunga intervista sulla situazione Covid nella Bassa, in edicola da oggi - Si tratta di un’operazione per portare la Lombardia ai nuovi standard nazionali ed evitare nuove chiusure. Siamo a trenta posti letto, dopo aver spostato il reparto Covid di Treviglio al settimo piano che ora è dedicato ai positivi. In più, a Romano abbiamo istituito 18 posti letto per «subacuti»: pazienti in via di guarigione dal Covid. Al momento (martedì, ndr) sono 14 i ricoverati a Treviglio e 11 a Romano. A Treviglio, quattro sono bergamaschi e dieci vengono da fuori provincia". Vaccinati? "La metà sì, ma tutti oltre il quinto mese dalla seconda inoculazione: si sono vaccinati tra marzo e maggio, perlopiù. Gli altri sette non sono vaccinati".