Verdello

Cinquant'anni di storia per l'Avis di Verdello

Domenica 13 ottobre, ci si ritroverà alle 9 nel piazzale del Comune da dove partirà il corteo con le autorità civili e religiose

Cinquant'anni di storia per l'Avis di Verdello
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Mezzo secolo di storia per l’Avis di Verdello. Domenica la sezione si appresta a festeggiare un importante traguardo quello dei 50 anni di attività dalla fondazione e lo farà coinvolgendo tutta la comunità.

Avis, mezzo secolo di attività

Un progetto nato all’insegna della solidarietà e oggi coordinato dal presidente Luca Comi, eletto nel 2021, alla guida del Consiglio direttivo che promuove la donazione del sangue, raccoglie nuovi iscritti e gestisce la parte burocratica e amministrativa.
"La nostra sede a Verdello è stata fondata nel 1974 da tre persone: il dottor Giuseppe Quadrenghi, don Achille Andreoletti e Severino Paratico, che è stato presidente per molti anni e ha portato la nostra sezione ai massimi splendori - ha raccontato Comi - Oggi contiamo 180 donatori, organizziamo ritrovi ed eventi".

Il pensiero, ripercorrendo questi 50 anni di storia, torna spesso ai fondatori.

"Voglio ringraziare Severino Paratico per tutto il lavoro che ha svolto, un ringraziamento particolare anche tutto il consiglio direttivo e a Emilio Cavalleri, il vicepresidente - ha proseguito Comi - Ringrazio inoltre tutte le amministrazioni comunali perché hanno sempre garantito la sede in piazza Aldo Moro".

Perché diventare donatore?

Il Consiglio coordina un piccolo "esercito" di donatori pronti sempre a dare il proprio contributo, ma anche sempre in cerca di nuovi volontari.

"Per donare il sangue bisogna avere 18 anni, si può donare fino ai 65 anni e previa una serie di analisi, controlli e stili di vita sani stabiliti dal medico che attesta l’idoneità - ha spiegato il presidente - Una persona può iscriversi da noi, viene poi mandata al centro di raccolta di Zingonia o di Bergamo dove è presente lo staff medico. Avis e tutte le associazioni riconosciute dal Ministero della Salute adottano peculiari direttive per tutelare donatori e riceventi".

Donare non è da tutti e allora come convincere le persone, soprattutto i giovani, a donare il sangue?

"La donazione si fonda sull’altruismo, dare una piccola parte di noi per aiutare una persona in difficoltà - ha sottolineato Comi - Il sangue è uno dei pochi elementi che non si possono riprodurre in laboratorio, l’unico modo per averlo è la donazione. Donare il sangue ha un doppio beneficio, è indispensabile per interventi e cure e attraverso i controlli preventivi dei donatori si possono individuare malattie ignote all’offerente. È un piccolo gesto ma è fondamentale".

Domenica la festa in paese

Per celebrare il cinquantesimo anniversario domenica 13 ottobre, ci si ritroverà alle 9 nel piazzale del Comune. Da lì partirà un corteo con le autorità civili e religiose che arriverà in chiesa, dove alle 9.30 verrà celebrata la messa con la rappresentanza degli alpini, dei bersaglieri, dei carabinieri e di Croce Rossa. Il corteo si recherà poi al cimitero per onorare gli avisini caduti, seguirà il rientro alla sede con un piccolo rinfresco.

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