Cinghiali, dalla Regione il via libera all'abbattimento

Tutti i contadini provvisti di licenza regolare potranno abbatterli in caso arrechino danni.

Cinghiali, dalla Regione il via libera all'abbattimento
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Cinghiali, contro l'invasione la Regione inaugura l'era della doppietta facile. Tutti i contadini provvisti di licenza regolare potranno abbatterli, in caso arrechino danni.

Un problema serio

Sono sempre più numerosi e preoccupanti gli effetti della presenza dei cinghiali. Il problema principale era sulle colture, che con il passare degli anni si sono riflessi in problemi di ordine sanitario, a causa della facilitata diffusione delle malattie. Ultimamente però, è sorto un problema più grave: questi mammiferi si stanno avvicinando sempre più alle città, provocando incidenti e danni fisici alle persone che ne entrano a contatto. Tra il 2013 ed il 2017, in Lombardia, i cinghiali hanno arrecato 2807 danni alle colture agricole, corrispondenti a 1.669.989 euro, e più di 384 incidenti stradali denunciati, con erogazione di risarcimenti di 606.664 euro complessivi.

I contadini potranno sparare

Per questo, oggi la Regione su proposta dell'assessore all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, ha approvato una delibera per contrastare l’espansione ed il proliferare dei cinghiali, soprattutto per salvaguardare le colture ed il duro lavoro degli agricoltori.
L’assessore spiega che “non è stata una decisione semplice”, ma che è stata necessaria. Tutti i contadini provvisti di licenza regolare potranno abbattere i cinghiali in caso arrechino danni. Un grande passo per i contadini, in quanto finora la licenza di uccidere era riservata a cacciatori e forze dell'ordine, in caso di necessità. L’assessore inoltre che la Regione Lombardia ha già chiesto a Ispra, l'istituto per la promozione dell'ambiente maggiore elasticità, per permettere un contenimento più efficace. Si cercherà anche di concentrare gli interventi sulle zone che ne hanno più bisogno.

Soddisfatta Coldiretti

“Finalmente è arrivato un provvedimento che autorizza l’abbattimento dei cinghiali, un flagello che ha raggiunto livelli non più accettabili e che oltre a portare gravi danni economici all’agricoltura bergamasca, ha messo più volte a rischio l’incolumità dei cittadini. Abbiamo più volte denunciato che la situazione era fuori controllo e che così non si poteva più andare avanti”. E’ il commento di Coldiretti Bergamo nell’esprimere apprezzamento per la delibera approvata dalla Regione Lombardia per il contenimento dei cinghiali, soprattutto a tutela della sicurezza e della salvaguardia delle colture agricole. “Questo provvedimento era molto atteso” sottolinea Coldiretti Bergamo. “E' la prima volta che viene finalmente data la possibilità agli agricoltori, provvisti di regolare licenza, di abbattere tutto l'anno i cinghiali, con l’ampliamento dell'attività di contenimento finora riservata solo alla polizia provinciale e ai cacciatori”.

Oltre 1,5 milioni di danni

Da una stima di Coldiretti Bergamo si evince che a livello provinciale, negli ultimi 13 anni, il totale dei danni (fra agricoltura e incidenti stradali) ha superato il milione e mezzo di euro.
“Nel provvedimento della Regione Lombardia si riconosce nella sostanza la possibilità da parte dei proprietari e conduttori di terreni agricoli di esercitare una facoltà di legittima difesa in presenza di minime condizioni che semplificano il precedente approccio burocratico” continua Coldiretti.

Quando si può sparare

Tra i requisiti necessari figurano:

  • l’accertamento di danni alle colture nei 6 mesi antecedenti la data di presentazione della domanda di autorizzazione (che dura 12 mesi)
  • la titolarità di licenza di porto di fucile
  • l'abilitazione alla caccia di selezione nel caso di ricorso a particolari modalità

Continuerà a essere vietato ovviamente sparare all'interno di aree protette.

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