Ciao Leo, il bomber Gritti è volato in cielo a 47 anni
Promessa del calcio, passione che non aveva mai lasciato, poi ristoratore a Treviglio, Arzago e Casirate. Forte il cordoglio tra amici ed ex compagni di squadra.
Il bomber Gritti è volato in cielo. La notizia che nessuno tra parenti e amici avrebbe mai voluto apprendere è arrivata in questa uggiosa mattinata di novembre. Leonardo Gritti, il bomber, che dall'oratorio Salesiano di Treviglio era arrivato al professionismo, e poi si era creato una carriera da ristoratore tra Treviglio, Arzago e Casirate, si è spento nella notte. Aveva 47 anni. I funerali si svolgeranno domani, 16 novembre 2021, alle 15.30 in Santuario a Treviglio. La camera ardente è stata allestita nella Casa del Commiato di Rivoltella al Pip 1.
Il bomber Gritti è volato in cielo, ciao Leo!
Un lutto che ha colpito tre comunità. Quella di Treviglio, dove Leonardo Gritti era nato e aveva mosso i primi passi nel mondo del calcio, così come quelle di Casirate e Arzago dove aveva lavorato con le sue attività di ristorazione e dove aveva continuato a coltivare la passione per il calcio giocando tra i dilettanti con la maglia dell'"Us Arzago". Leo era semplicemente "il bomber" per la sua innata capacità di fare gol, unendo qualità tecniche a una grande passione per quel gioco che dai campetti dell'oratorio Salesiano di Treviglio lo avevano portato sino ai palcoscenici nazionali con le maglie di Monza, Leffe, Solbiatese e Alzano Virescit. Ed anche quando gli infortuni subìti l'hanno costretto a guardare al futuro costruendosi una nuova carriera, quella di ristoratore prima aprendo il ristopub "Station Caffé" a Treviglio, poi prendendo in gestione il "JJ Pub" di Arzago e successivamente il ristorante pizzeria "Cinderella" a Casirate, Gritti non ha mai abbandonato la sua passione: il calcio.
Quel malore che gli ha stravolto la vita
Non importa dove e in che categoria. In Leonardo la passione per il calcio era tale che non mancava di giocare anche i tornei estivi. E proprio durante uno di questi, il "Memorial Erminio Aloardi" ad Arzago, il 7 giugno del 2012, al termine di un incontro fu colto da un infarto all'età di 38 anni. Soccorso immediatamente dai dirigenti della società fu trasportato d'urgenza all'ospedale San Raffaele di Milano. Da lì, il mattino seguente, il trasferimento al Policlinico di Zingonia per essere sottoposto ad una coronarografia. Gritti rimase in coma per un lungo periodo, lottando tra la vita e la morte per poi restare in quella sorta di "vita sospesa" che in termini medici è definita stato vegetativo. Ospite da alcuni anni della Rsa "Ovidio Cerruti" di Capriate, attorniato dall'amore dei familiari e degli amici, in primis di papà Marco, mamma Aurelia e il fratello Damiano, nel nome di Leonardo e dei tanti pazienti nelle sue condizioni è nato il progetto "Ancora Vita" - nome che ha preso il reparto della Rsa - per dare sostegno ai malati ospitati nella struttura e ai loro familiari. Progetto che, grazie alla generosità di tante persone, ha permesso di attrezzare il reparto della casa di riposo con un una vasca per la fisioterapia in acqua e una stanza multisensoriale.
Forte cordoglio per la scomparsa di Leo
La notizia della scomparsa, nella notte, di Leonardo Gritti è rimbalzata sui social dove è forte stamattina il cordoglio dei tanti amici, compagni di classe e nelle tante squadre di calcio in cui ha militato. Lo ha ricordato l'Usd Arzago, la società di calcio in cui ha militato, tra i dilettanti, negli ultimi anni di carriera.
"Stanotte è venuto a mancare il nostro bomber Leo Gritti, il giocatore più rappresentativo di sempre della nostra società sia dentro che fuori dal campo. Sarai sempre con noi Bomber il tuo ricordo resterà per sempre indelebile dentro ognuno di noi.Grazie di tutto"
"Con te se ne va anche una parte di me... gli anni belli di sfide, di vittorie, goal e risate... tante risate... eri e sarai per sempre il mio bomber!! E ti troverò sempre lì... su un campo da calcio a esultare come un matto dopo un goal! Ciao Leo..."
"Dalla "Vita in una stanza"... Ai campi infiniti dove giocherai le tue partite migliori.
Ciao Leonardo, ti vogliamo bene, i tuoi compagni di classe e la tua maestra".