“Noi ci siamo”, contro la violenza sulle donne FOTO

In occasione della settimana di sensibilizzazione, le donne di Romano unite a Solidalia, al Comune e alle associazioni hanno organizzato la rassegna di eventi "Noi ci siamo".

“Noi ci siamo”, contro la violenza sulle donne FOTO

In occasione della settimana di sensibilizzazione, le donne di Romano unite a Solidalia, al Comune e alle associazioni hanno organizzato la rassegna di eventi “Noi ci siamo”.

Gli eventi di “Noi ci siamo”

Sono stati tanti e di diversa natura gli appuntamenti di “Noi ci siamo”, organizzati in occasione della settimana contro la violenza sulle donne. Uno spettacolo teatrale, a cura delle Resistenti e dell’associazione Pace, la proiezione del film Agorà all’oratorio San Filippo Neri, una mostra e tre incontri tenuti dalla dottoressa Rosangela Pesenti. Proprio per la settimana di sensibilizzazione al tema, la dottoressa Pesenti di Cortenuova, il 25 novembre ha partecipato il 25 novembre all’evento organizzato a Roma dal presidente Laura Boldrini, alla camera dei deputati.

Scarpe rosse

Scenografica ma dal forte significato simbolico di sensibilizzazione, l’iniziativa avvenuta tra sabato e domenica, quando una lunga fila di scarpe rosse è stata posta lungo i portici della misericordia dai volontari delle associazioni cittadine. Le scarpe rosse sono da sempre il simbolo della sensibilizzazione contro la violenza di genere. A Romano ogni hanno vengono poste nei luoghi storici e centrali nella vita comunitaria, oltre che nelle mostre inserite tra gli eventi della rassegna Noi ci siamo.

Il messaggio di sensibilizzazione

Solidalia, associazioni e Comune. Una collaborazione ormai consolidata quella che ogni anno organizza la rassegna “Noi ci siamo”  e non solo. Proprio su questo tema è attivo tutto ,l’anno un tavolo di discussione e confronto. Un tavolo cresciuto nel corso del tempo e al quale hanno aderito diverse realtà che operano sul territorio, affrontando le situazioni più critiche, a sostegno delle vittime di violenza. “Ogni anno le iniziative di sensibilizzazione crescono ma l’emergenza resta sempre alta -ha detto Silvia Rapizza, volontaria – serve continuare a lavorare per cambiare il limite culturale che sfocia nella violenza, di qualsiasi forma, e che continua a mietere vittime in tutto il mondo”.