Romano

Chiamati per un’accoltellata trovano clandestini

L'operazione dei Carabinieri a Romano che ha portato all'identificazione di due irregolari.

Chiamati per un’accoltellata trovano clandestini
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L'operazione dei Carabinieri a Romano che ha portato all'identificazione di due irregolari.

La chiamata

Lanciano l’allarme per una donna accoltellata ma in realtà non era vero, però i carabinieri del Norm di Treviglio hanno arrestato una 43enne per resistenza a pubblico ufficiale, hanno denunciato il padre di lei e arrestato due persone su cui pendeva un’ordinanza di custodia cautelare. La chiamata è arrivata la mattina alle 7.30 di lunedì. I militari si sono presentati in via Cristoforo da Romano all’edificio di a due piani. Dopo aver suonato il campanello senza ricevere risposta, i Carabinieri hanno visto un uomo, giovane che saliva le scale ed entrava nell’appartamento al primo piano. I militari hanno scavalcato il cancellino d’ingresso per verificare che effettivamente non ci fossero feriti e sono entrati in casa passando dal seminterrato.

Il controllo

Sul divano c’era un signore anziano, che ha chiesto il motivo della loro presenza ed ha dichiarato di vivere da solo. Sul pianerottolo davanti alla porta del secondo appartamento c’erano segni di una lite: una borsetta rovesciata, della terra e un paio di ciabatte. Nessuno ha risposto quando i militari hanno suonato, così sono stati chiamati i vigili del fuoco per aprire la porta. Tutte le persiane erano chiuse, nessun rumore all’interno, nessuna luce accesa. Ma nel buio i militari si sono accorti della presenza di quattro persone. Una donna, L.P, 43 anni, di origine peruviana, figlia adottiva dell’anziano, è andata incontro ai carabinieri inveendo e intimando loro di uscire da casa sua.

La denuncia

Una volta identificati i presenti, i militari hanno ispezionato l’appartamento cercando di schivare chiavi, un accendino, scatole di medicinali che la donna tirava loro addosso proferendo parolacce e minacce. Quando in militari hanno aperto le ante del balcone, si sono accorti che, accovacciato nel tentativo di nascondersi, c’era un quinto uomo. Portati tutti in caserma, dai controlli è emerso che una donna e un uomo che facevano parte del gruppo erano destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e sono quindi stati accompagnati in via Gleno. L.P. è stata arrestata per resistenza e martedì mattina è stata accompagnata in tribunale, dove il suo arresto è stato convalidato , non sono state disposte misure cautelari e il suo processo con rito direttissimo è stato rinviato al prossimo 16 luglio.

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