Chi era Alessandro Cadei, travolto e ucciso da un autobus
La tragedia a Gorlago, durante una gita con amici ai laghi d'Endine e d'Iseo
Ormai da una decina di anni era in pensione e così, dopo aver lavorato come muratore prima e impresario edile poi, Alessandro Cadei (per tutti semplicemente Sandro) ora poteva dedicarsi in toto alla sua grande passione, il ciclismo. Quella stessa passione che la mattina di sabato 29 aprile lo ha tragicamente portato via.
Travolto mentre pedalava verso i laghi
Cadei, 73 anni di Villongo, stava pedalando insieme ad altri cinque amici in direzione dei laghi di Iseo e di Endine. Come riporta PrimaBergamo, l'incidente è avvenuto a Gorlago sabato mattina: un pullman, vuoto in quel momento, ha sorpassato il gruppo di ciclisti, ma all'improvviso Cadei ha sbandato e ha perso il controllo della bici. È caduto e il pullman lo ha travolto. Gli accertamenti da parte delle autorità sono ancora in corso, difficile dire che il 73enne abbia perso l'equilibrio per aver preso un tombino o per un colpo di vento.
Autista sotto choc
Sia la bici che il mezzo che ha investito l'uomo sono stati posti sotto sequestro. Distrutto e sotto choc il 54enne alla guida del bus. Ancor più scioccati e addolorati, naturalmente, Michela e Roberto, i figli di Cadei, che dal 2013 era vedovo e viveva da solo in un appartamento in via dei Ronchi a Villongo, vicinissimo alla figlia. A Roberto il 73enne aveva trasmesso la passione per il ciclismo. In paese, tutti conoscevano Sandro, che frequentava la parrocchia e che con essa aveva partecipato a diversi pellegrinaggi.