Castelli aperti racconta la storia della Bassa FOTO
Una pasquetta all'insegna della cultura quella di ieri, passata con Castelli aperti tra i borghi medievali di Cologno e Romano.
Una pasquetta all'insegna della cultura quella di ieri, passata con Castelli aperti tra i borghi medievali di Cologno e Romano.
Castelli aperti
Castelli aperti è ormai l'appuntamento fisso del turismo nella Bassa. L'iniziativa, promossa dallo Iat, Pro loco di Martinengo, ha la finalità d'incentivare il turismo nei borghi medievali della Bassa Orientale, attraverso visite guidate ed eventi aggregativi e culturali organizzati in collaborazione con le associazioni del territorio.
Cologno
Il buon esempio di collaborazione è avvenuto ieri a Cologno. Qui la Pro loco Martinengo unita al Comune e al Gruppo Alpini di Cologno, ha dato vita ad una pasquetta da ricordare. Al mattino le guide turistiche hanno accompagnato i visitatori tra i monumenti medievali del paese. Un tour che ha visto come ultima tappa la Rocca. Nei giardini della struttura difensiva medievale gli alpini colognesi hanno accolto i turisti e non solo, con un pic nic attrezzato e dai sapori unici. Un'iniziativa che ha raccolto il consenso della popolazione, che ha riempito i giardini per tutto il pomeriggio.
Romano
La tappa pomeridiana di Castelli aperti è stata Romano. Il tour è partito alle 15 dalla Rocca. Il castello ha riguardato l'interno del cortile, una delle prigioni e l'esterno. In attesa dell'apertura dei camminamenti lungo le mura che renderà accessibili le torri. Le visite sono continuate poi a Palazzo Rubini, dimora del celebre tenore ottocentesco, Giovan Battista Rubini. Il tour ha poi toccato la Basilica di San Defendente, Piazza Roma, i portici della Misericordia, porta Brescia e il cimitero della Gamba o cimitero Vecchio dove si è conclusa la giornata.