Caso sospetto di Dengue al ritorno da un viaggio negli Usa
Predisposto la disinfestazione di alcune vie del paese nell’area circostante l’abitazione del caso sospetto per rimuovere possibili focolai larvali
Sospetto caso di Dengue a Sergnano, scattano le procedure per la disinfestazione. È dello scorso fine settimana il sospetto di un presunto caso di Dengue, una malattia tropicale infettiva trasmessa dalla puntura di due tipi particolari di zanzara. La persona interessata è in buone condizioni e attualmente si trova nella sua abitazione dato che non è stato necessario il ricovero ospedaliero.
Sospetto caso di Dengue
Il sindaco Mauro Giroletti, in via precauzionale, ha però predisposto la disinfestazione di alcune vie del paese (effettuata martedì) nell’area circostante l’abitazione del caso sospetto per rimuovere possibili focolai larvali. Il provvedimento è stato deciso 25 giorni dopo la comunicazione ufficiale da parte delle autorità sanitarie. Il residente con sospetto Dengue era tornato dall’America all’inizio di settembre e si era recato in pronto soccorso, risultando positivo agli esami virologici. Pur non essendoci ancora una diagnosi certa in questi casi sospetti l’Ats, secondo i protocolli dell’azienda sanitaria territoriale, consiglia caldamente alle Amministrazioni comunali di effettuare il trattamento di disinfestazione in modo tempestivo (senza alcun obbligo però).
Il primo cittadino ha pertanto emanato un’ordinanza, a titolo precauzionale, per tutelare la salute pubblica. La disinfestazione straordinaria contro possibili insetti portatori della malattia è stata eseguita martedì scorso, da una ditta specializzata, a partire dalle 8 nelle seguenti vie del centro abitato: via Alessandro Volta, via don F. Conti, via E. Conti, via al Serio, vicolo Magenta, vicolo Solferino, via Indipendenza, via Aldo Moro e via Giana.
Il trattamento ha riguardato tutte le aree aperte, pubbliche e private: cortili, piazzali, giardini e terrazze. Il sindaco inoltre ha comunicato, sui canali social, alcune raccomandazioni durante e post trattamento contro la rimozione di possibili focolai larvali. Innanzitutto ha invitato la popolazione delle aree interessate a restare al chiuso, con finestre e porte ben chiuse e a sospendere l’utilizzo di impianti di ricambio d’aria. Per quanto riguarda gli animali domestici e gli spazi esterni privati: tenere al chiuso tutti gli animali, proteggere ricoveri e suppellettili e soprattutto raccogliere frutta e verdura dagli orti prima del trattamento. A seguito del trattamento invece il sindaco ha raccomandato alcune tempistiche da rispettare: utilizzare i cortili e le aree private esterne solo 5 ore dopo il trattamento, rispettare un intervallo di 15 giorni prima di utilizzare frutta e verdura eventualmente irrorrate dal trattamento e procedere ad una pulizia accurata di mobili da giardino, suppellettili e giochi per bambini rimasti all’esterno.
Cos’è la Dengue
Come spiega l’Istituto superiore di sanità si tratta di un’infezione di origine virale, causata da quattro virus molto simili (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4) ed è trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri.
Sintomi e diagnosi
Normalmente la malattia dà luogo a febbre nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, con temperature anche molto elevate. La febbre è accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre. I sintomi tipici sono spesso assenti nei bambini.
Cura e decorso
Non esiste un trattamento specifico per la Dengue, e nella maggior parte dei casi le persone guariscono completamente in due settimane. Le cure di supporto alla guarigione consistono in riposo assoluto, uso di farmaci per abbassare la febbre e somministrazione di liquidi al malato per combattere la disidratazione. In qualche caso, stanchezza e depressione possono permanere anche per alcune settimane.
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