Cronaca

Caso Sgroi, il pm ha chiesto il rito immediato

Per il primo cittadino sospeso si profila un processo lampo

Caso Sgroi, il pm ha chiesto il rito immediato
Pubblicato:

di Sara Barbieri

Si profila un processo lampo per Giovanni Sgroi, l’ex primario dell’ospedale di Treviglio e sindaco sospeso di Rivolta, accusato da nove donne di violenza sessuale durante visite ambulatoriali.

Primo incidente probatorio

Venerdì 18 luglio si è tenuto il primo incidente probatorio, nel quale ha ascoltato i racconti di due delle sue accusatrici. Una mattinata tesa: Sgroi è arrivato in Tribunale a Milano accompagnato dai suoi legali, Domenico Chindamo e Stefano Toniolo, per assistere alle deposizioni delle prime due pazienti, una di 44 anni e l’altra di 24, che lo accusano di molestie avvenute lo scorso anno all’interno dell’ambulatorio della clinica di Pozzuolo Martesana. Le donne, ascoltate in una stanza separata da un vetro per non entrare in contatto visivo con l’imputato, hanno ricostruito gli episodi e risposto alle domande del giudice. Gli avvocati della difesa hanno potuto intervenire solo tramite mediazione, senza interrogazioni dirette.

"Niente di diverso da quel che già si sapeva - ha dichiarato a fine udienza l’avvocato Chindamo - Abbiamo chiesto alcuni chiarimenti che ci sono stati forniti. Posso annunciare che il mio cliente ha chiesto di essere ascoltato dal Pm".

Sgroi rimpe il silenzio

E così è stato: oggi, giovedì 24 luglio alle 13, Sgroi ha finalmente rotto il silenzio. Durante il primo interrogatorio si era avvalso della facoltà di non rispondere ma, dopo aver ascoltato le testimonianze, ha deciso di fornire la sua versione dei fatti. La difesa, tuttavia, non ha ancora chiesto l’attenuazione degli arresti domiciliari, misura cautelare attualmente in vigore.

La richiesta del Pm

La vera svolta, però, arriva dal fronte dell’accusa: il pm infatti ha chiesto il rito immediato, la procedura che salta l’udienza preliminare e accelera l’avvio del processo, da tenersi entro sei mesi, quindi presumibilmente entro la fine del 2025. L’avvocato può scegliere di non accogliere la richiesta e optare invece per un rito alternativo. Tuttavia, se decide di accettare il rito immediato, rinuncia automaticamente alla possibilità di accedere ad altri riti.
La comunità di Rivolta resta col fiato sospeso, in attesa di capire se e quando Sgroi affronterà il giudizio. Quello penale, in Aula. Ma anche quello, più silenzioso e implacabile, dell’opinione pubblica.