INCHIESTA CHIUSA

Caso Mascherine: "Nessun illecito, il fatto non sussiste"

I fatti all'epoca del Covid, per l'imprenditore Vittorio Farina una sentenza d'assoluzione

Caso Mascherine: "Nessun illecito, il fatto non sussiste"
Pubblicato:
La pandemia da Covid-19 ha rappresentato uno dei momenti più critici e dolorosi della nostra storia recente e la Bergamasca, lo sappiamo, è stata la provincia più colpita d'Italia. All’interno del gruppo editoriale Netweek, Prima Treviglio si è distinto per l’intenso lavoro di informazione, seguendo ogni fase dell’emergenza sanitaria: dai giorni più oscuri, fino al lento ritorno alla normalità e oltre. Tra le tante vicende emerse in quel periodo, anche la giustizia ha avuto un ruolo, con un’indagine nota come "Caso mascherine", giunta in questi giorni alla sua conclusione dopo un lungo iter giudiziario.

Vittorio Farina prosciolto da tutte le accuse

Caduta l'accusa di frode nelle forniture pubbliche e truffa aggravata perché il fatto non sussiste: il Tribunale di Roma ha pronunciato l’assoluzione di Vittorio Farina, imprenditore della stampa ed editore, nonché azionista del gruppo Netweek.

Il contesto dell’inchiesta

L’indagine, avviata dalla Guardia di Finanza, coinvolgeva anche Andelko Aleksic e Domenico Romeo. L’oggetto dell’inchiesta riguardava la fornitura alla Regione Lazio di cinque milioni di mascherine FFP2 e oltre 400.000 camici nel pieno dell’emergenza sanitaria. Dopo anni di accertamenti, si è concluso che non vi fu alcuna irregolarità.

Nessuna influenza indebita: assoluzione piena

Farina è stato scagionato anche dalle accuse di traffico di influenze illecite per i rapporti con Domenico Arcuri, all’epoca commissario straordinario per l’emergenza Covid. È emerso che l’operazione commerciale, del valore di 22 milioni di euro, era del tutto regolare.

Come insomma riportato da altri quotidiani, tra cui La Repubblica, l’affare di Vittorio Farina da 22 milioni “era regolare".

Le parole del legale

“C’è grande soddisfazione per questa sentenza. Farina, grazie alla sua esperienza pluridecennale con il mercato cinese, ha agito per il bene della collettività, contribuendo in modo decisivo all’arrivo delle prime forniture di mascherine a Fiumicino, in un momento drammatico per il Paese”.

Così ha commentato Salvatore Sciullo, avvocato difensore di Farina, in merito alla decisione del Tribunale.

Un impegno concreto per la salute collettiva

L’attenzione di Farina verso il benessere della comunità non è nata con l’emergenza sanitaria. Pochi mesi prima dell’esplosione del contagio, lui e il fratello Mario — allora azionisti di maggioranza — organizzarono un evento targato Netweek a Villa Walter Fontana, a Capriano di Briosco (MB), in collaborazione con l’associazione "Cancro Primo Aiuto".

La serata fu pensata per promuovere iniziative solidali e vide la partecipazione di diverse personalità, tra cui il governatore della Lombardia Attilio Fontana e il leader della Lega Matteo Salvini. Va ricordato che lo stesso Fontana è stato presidente onorario della onlus, guidata da Flavio Ferrari.

Seguici sui nostri canali