Casapound dice No al progetto Recaras - TreviglioTV

Casapound dice No al progetto Recaras - TreviglioTV
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Redazione, 9 aprile 2017

Continua a far discutere il progetto Recaras. Ad opporsi questa volta sarebbe Casapound sezione Bergamo. 

«Se i rom lasciano precocemente le case, il Comune le riassegni a chi ne ha veramente bisogno». E' questo l'attacco di Casapound nei confronti del progetto che vedrebbe l'accompagnamento dei nomadi del campo di via Cortenuova in appartamenti di edilizia popolare.
 
«Per l'integrazione fondi e appartamenti, per il cittadino tasse e delinquenti». È quanto si legge sullo striscione affisso da CasaPound Italia Bergamo a Romano di Lombardia.
Dure le critiche nei confronti dell'Amministrazione. «Da cinque anni ci viene detto e ripetuto che i Comuni non hanno fondi per progetti di sostegno alle famiglie bisognose, ma come al solito – si legge in una nota di CasaPound Italia Bergamo - se viene sventolata la bandiera della ‘integrazione’ miracolosamente appaiono case popolari e programmi d'aiuto. La giunta di Romano ha finanziato un accordo con la Caritas attingendo dalle tasche dei cittadini 6mila euro per, si legge nel progetto del Comune, ‘scongiurare l’abbandono precoce dell’appartamento’ da parte dei rom cui è stata assegnata una casa popolare. Siamo alla follia. Ci sono molte famiglie in emergenza abitativa che vorrebbero con tutto il cuore riuscire a ottenere l’assegnazione di una casa popolare, ma il Comune che fa? Stanzia soldi per convincere chi non la vuole a restarci. Per l’amministrazione gli italiani in difficoltà ormai non sono neanche più cittadini di serie B, sono cittadini di serie Z. Se i rom abbandonano precocemente le case popolari, è evidente che non ne sentono il bisogno e forse è anche il caso di dire che non le ‘meritano’. Il Comune invece di sprecare soldi per cercare di convincerli a restare, dia un segnale di equità sociale: le riassegni a chi ne ha davvero bisogno».
 
Sembra proprio non aver pace il primo cittadino Sebastian Nicoli. Una settimana fa infatti l'Amministrazione ha annunciato azioni legali di tutela contro un quotidiano milanese che aveva scritto un servizio sulla vicenda, ma che a detta del sindaco era  «falso e vergognoso, perché non ha riportato dati reali».
Una vicenda contorta quella del progetto Recaras che non sembra trovare una veloce risoluzione.
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