Caro energia, il pasticcere denuncia: "Le bollette mi obbligano a fare tagli"
Il caro energia rischia di uccidere i sogni di Paolo Carioni Barbieri, 43enne proprietario della pasticceria "La Dolce Vita" in via Dante.
La denuncia di un pasticcere messo in ginocchio da bollette di energia elettrica troppo salate: "Una sciagura che mi obbliga a fare tagli".
Il caro energia rischia di uccidere i sogni di Paolo Carioni Barbieri, 43enne proprietario della pasticceria "La Dolce Vita" in via Dante. Inaugurato sette anni fa con i risparmi di una vita, il negozio potrebbe ora chiudere definitivamente i battenti a causa degli insostenibili costi di gestione, derivati dall’esorbitante aumento dei prezzi di luce e gas.
Caro energia, pasticceria in ginocchio
L’esasperata denuncia è arrivata dallo stesso Barbieri, che la scorsa settimana ha deciso di mettere pubblicamente a confronto sulla vetrina della sua attività due bollette di energia elettrica, con rispettiva scadenza agosto 2021 e agosto 2022. Il paragone tra le due è impietoso, perché lo scorso anno il totale da pagare era pari a 1.424 euro mentre quest’anno ammonta a 5.939. Un rincaro superiore al 400%, che sta costringendo il pasticcere a prendere drastiche decisioni riguardanti il suo personale, come spiega in un lungo cartello scritto di suo pungo che accompagna le due bollette.
"I nostri orari, a partire dai prossimi giorni, subiranno degli importanti tagli - si legge - come altresì anche il personale pagherà con limitazioni di orario questo innalzamento incredibile di spesa per l’energia, sperando che ciò possa bastare per poter proseguire nel nostro lavoro e superare questa sciagura che sta colpendo tutti noi, aziende e privati".
Nelle righe successive poi, Barbieri si rivolge direttamente alla sua clientela, pregandola di anticipare le ordinazioni e scusandosi per eventuali disagi causati da un organico dimezzato e dai conseguenti tempi di produzione dolciaria più lunghi. Il pasticcere non ha voluto aggiungere altro sull’incresciosa vicenda, della quale si è detto amareggiato e avvilito. D’altronde, la momentanea riduzione del monte ore dei suoi dipendenti potrebbe non essere sufficiente a salvare la sua attività, per la quale in passato ha compiuto sacrifici che sperava un giorno di vedere ripagati.