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Il cappellaio matto fa il pienone FOTO
Ecco tutte le immagini dei cappelli in gara al concorso di Mornico al Serio
Il cappellaio matto fa il pienone. Il concorso indetto dai commercianti di Mornico al Serio, all'interno della notte bianca di ieri sera, ha raccolto l'adesione di 46 partecipanti. Decretati i vincitori: il cappello più bello, più originale e il più brutto.
Il cappellaio matto fa il pienone
Sono 46 i cappelli che ieri sera, durante la notte bianca, hanno sfilato in piazza. I mornicesi hanno messo in campo tutta la loro vena artistica, divertendosi e facendo divertire gli spettatori. I cappelli in gara hanno superato qualsiasi immaginazione, decorati con fiori, omini dei cartoons. Cappelli da Sampei e uno con un canarino in gabbia. Cappelli con ombrelli colorati, da giullari e da topolino. Difficile per gli organizzatori stabilire una classifica. Per tutti, al di là dei premi in palio, è stata una serata di divertimento e di risate. Durante la serata è stata aperta anche una mostra di cappelli dagli anni Cinquanta ad oggi. Ad animare la serata, oltre al concorso, tanta musica, bancarelle, negozi aperti, tavoli per cenare all'aperto.
Ecco le foto dei tre vincitori. Al cappello più bello, il numero 24, il primo premio, un televisore. Al numero 5 il premio per il cappello più originale, una bicicletta. Mentre per il cappello più brutto, il numero 38, un cellulare.
Io sono il cappellaio scalzo Io sono il cappellaio scalzo il mio ingegno lo dedico a far cappelli, cammino per la strada costeggio il mare, canto a squarcia gola il mio viver sereno, che ne sapete voi di questo vento di questo sole. Mi giudicate povero, a bassa voce dite,eccolo il mendicante, ridete dietro gli angoli pensando di esser furbi, ma siete sicuri che la vostra è vita ? Io sono il cappellaio scalzo vi vedo mentre correte quando seduti al bar neanche vi guardate tutti a parlar con altri immersi in realtà, virtuali quel maledetto aggeggio che sempre in man tenete, sul quale a più non posso le dita vi passate, è una gran bella gabbia voi mi sembrate uccelli, io preferisco il volo usare le mie ali, per poter sentire il vento fra le piume. Io sono il cappellaio scalzo io sono libero il mio ingegno lo dedico a far cappelli ne faccio colorati per la gente allegra, di solito son bambini a volte qualche matto spesso i solitari, sarà che è gente libera sarà che non han dogmi sarà che con il cuore sanno navigare. Io sono il cappellaio scalzo il mio ingegno lo dedico a far cappelli ne faccio per i ricchi con piume che fan sberleffo ma poi finiscono sempre in un armadio oppure in un cassetto, sarà il consumismo il non amar le cose il troppo a volte storpia si perde la misura si insegue sempre un sogno che mai si avvera. Io sono il cappellaio scalzo non ho tempo per sognare voglio vivere la vita come se fosse un sogno di tutte le vostre gemme io non ne ho bisogno. zanotti Diego