Cani a Treviglio, Imeri: "Troppe famiglie li prendono come status symbol e poi non li curano"
In arrivo controlli (e sanzioni) sul Regolamento per la tutela e il benessere degli animali di Treviglio.
«Nessuno potrà dire: “Non lo sapevo”». Questo lo slogan di una vasta campagna informativa che il Comune di Treviglio, insieme alla Garante per gli animali Sara Resmini, ha deciso di mettere in campo per far conoscere il regolamento per la tutela e il benessere degli animali di Treviglio, che è ufficialmente entrato in vigore e che presto sarà anche fatto rispettare a suon di controlli (e di sanzioni).
Il regolamento per la tutela e il benessere degli animali
Il documento di fatto è stato approvato all’unanimità dal Consiglio comunale ormai un anno e mezzo fa, nel giugno 2019. In pochi però, ad oggi, sanno in cosa consiste. Per questo il Comune ha commissionato una brochure illustrativa realizzata dal grafico Sergio Aralla, e la realizzazione di alcuni «totem» che saranno installati in alcuni dei punti di maggior passaggio della città: nelle tre farmacie comunali, al «wash dog» di Emanuele Guerreschi, al Centro Verde, al Maxi Zoo, al Centro civico, in municipio e (due) al Centro commerciale di Treviglio.
Non solo: arriveranno manifesti murali e anche campagne di comunicazione, per diffondere il più possibile, articolo per articolo, le regole di condotta per chi ha un animale domestico. Tra le norme, ad esempio, c’è l’obbligo di portare una bottiglietta per pulire le deiezioni liquide dei cani, il divieto di portare cani al guinzaglio mentre si va in bici e di lasciarli soli in auto anche per pochi minuti, ma anche regole per chi tiene in casa rettili, pesci e uccelli.
Presto anche controlli e multe
Si arriverà anche alle multe? Forse.
«L’obiettivo del progetto era dare concretezza a un regolamento in cui crediamo - spiega il sindaco Juri Imeri - ma c’è anche un elemento importante di sensibilizzazione. Abbiamo riscontrato molti casi in cui le famiglie comprano o adottano animali senza sapere a cosa vanno incontro, magari per un capriccio di un figlio, che vuole il cane come fosse una sorta di status symbol, per poi dimenticarsi di curarlo. Il regolamento funziona, come dimostra il fatto che è stato “copiato” e replicato da diversi altri Comuni. Ci saranno anche i controlli, partendo chiaramente dalle situazioni più delicate e più impattanti sul decoro».
Resmini: "Costruiamo una coscienza collettiva sul tema"
«Vogliamo costruire una coscienza collettiva sul tema - aggiunge Resmini - Il nostro regolamento ad esempio spiega anche a quali organi rivolgersi quando ci si imbatte in un animale abbandonato o ferito». Nei prossimi mesi, anche la Polizia locale implementerà i propri strumenti per il controllo e la verifica delle regole: per farlo, il Comune sta pensando ad accedere a un bando regionale per finanziare nuove attrezzature tecnologiche per operazioni di «polizia veterinaria».