Cambio della guardia: a Soncino fa il suo ingresso don Giuseppe Nevi
Il vescovo ha presenziato nel giorno dell'arrivo del nuovo parroco nel borgo
L’avvicendamento al ruolo di parroco di Soncino (con Isengo, Casaletto di Sopra e Melotta) è cosa fatta: il 16 settembre alle 17 ha fatto il suo ingresso don Giuseppe Nevi, classe 1961, in precedenza parroco a Sant’Imerio in Cremona. Sostituisce lo storico parroco don Mario Marinoni, che è stato trasferito come collaboratore parrocchiale a Pizzighettone.
Un corteo fuori dagli schemi
L’arrivo di Nevi, accolto all’oratorio di San Paolo, è stato seguito da molte persone e da un caloroso applauso iniziale. Subito il saluto delle associazioni soncinesi, per bocca della locale Croce Verde. Nevi ha ringraziato da parte sua il mondo del volontariato: «Le associazioni soncinesi mi hanno già aiutato e mi hanno già mostrato il loro cuore grande», ha detto. Quindi il via al corteo dall’oratorio alla parrocchiale: don Giuseppe si è spesso fermato a salutare con enfasi le persone che assistevano dai marciapiedi. Molti suoi vecchi parrocchiani sicuramente, ma anche molti soncinesi: con un occhio particolare per anziani e bambini.
Le autorità
Fuori dalla Pieve, ad attenderlo, molti membri della Giunta di Soncino, la senatrice Silvana Comaroli, il consigliere regionale Carlo Malvezzi. Il sindaco Gabriele Gallina ha rivolto i saluti di rito, donando al nuovo parroco una «Storia di Soncino». «La nostra – ha spiegato Gallina – è una comunità vivace, allegra, attaccata alle tradizioni e alla cultura: speriamo in una bella collaborazione, che offriamo per primi». Alle 18 l’arrivo del vescovo Antonio Napolioni per la celebrazione della Messa.
L’omelia e il saluto del neo-parroco
Le parole del vescovo si sono soffermate sul concetto di perdono: «È bello che oggi siate così in tanti, che ci sia festa, fiducia, aspettativa. Ma fate a gara, voi e il parroco, a chi si vuole più bene, abbiate un rapporto schietto e siate pronti anche a perdonarvi». Nel saluto finale don Giuseppe ha dimostrato di essere già molto informato sulla storia di Soncino, rivolgendo un pensiero alle illustri figure religiose del passato (Michele Ghisleri, Stefana Quinzani, Elisabetta Cerioli). «Una chiesata di gente così fa emozionare – ha detto don Giuseppe – e, nonostante il mondo odierno sia fonte di disorientamento e turbamento, passando per le vie della nostra città ho colto segnali incoraggianti per la Chiesa».