Cronaca

Calcetto e misteriose punture: paura a Capralba

Un giovane finisce al Pronto Soccorso dopo una partita con gli amici. Escluso il ragno, resta l’ipotesi di una zanzara portatrice di West Nile.

Calcetto e misteriose punture: paura a Capralba
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Un giovane finisce al Pronto Soccorso dopo una partita con gli amici. Escluso il ragno, resta l’ipotesi di una zanzara portatrice di West Nile.

Una serata come tante

Doveva essere una normale partita di calcetto tra amici, quella di lunedì sera, per un giovane residente a Capralba. Il match, giocato alle otto, si era concluso senza intoppi e senza alcun segnale di malessere. "Non sentivo nulla di strano – racconta il ragazzo – è stato solo la mattina seguente che ho iniziato ad avvertire un forte prurito alle gambe. Ho notato delle piccole macchie rosse, ma ho pensato alle solite zanzare estive: niente di preoccupante".

Dalla puntura al dolore acuto

Quello che sembrava un fastidio passeggero si è trasformato rapidamente in un problema serio. Nel pomeriggio, le piccole punture si erano gonfiate fino a diventare macchie estese e dolorose. "Non era più solo prurito, ma dolore vero. Non riuscivo quasi a camminare. Allora mi sono allarmato e sono corso al Pronto Soccorso di Crema", continua il giovane.
La diagnosi, tuttavia, non ha dissipato i dubbi: si trattava di punture d’insetto, ma senza una chiara identificazione del responsabile. I medici hanno escluso il ragno, ma non la possibilità di una zanzara infetta dal virus West Nile, ormai diffuso anche in Lombardia.

Il mistero resta

Nel caso del giovane, non sono emersi sintomi tipici dell’infezione, come febbre o nausea. Solo dolore intenso e gonfiore. "Per fortuna, dopo due giorni e una cura antibiotica, tutto è passato", conclude il ragazzo. Resta però l’incognita sull’origine esatta delle punture. L’episodio ha riacceso i riflettori sui rischi legati alle punture d’insetto e sulla diffusione crescente del virus West Nile, anche nei centri più piccoli come Capralba. Le autorità sanitarie raccomandano prudenza: indossare abiti lunghi, usare repellenti e proteggersi soprattutto nelle ore serali, quando il rischio di essere punti aumenta.