Cadono calcinacci dalla ex "Snia Viscosa", Del Carro: "Il Comune fa Ponzio Pilato"
E' successo giovedì 7 marzo e il tratto di strada sottostante è stato transennato
Cadono calcinacci dalla ex «Snia Viscosa» di Cologno e il capogruppo di Cologno Concreta Massimiliano Del Carro punta il dito: "Si gioca allo scaricabarile".
Cadono calcinacci e torna la polemica sui ruderi
Nella tarda mattina di giovedì 7 marzo, alcuni calcinacci sono caduti da uno dei muri di confine dell’immobile ex «Snia Viscosa» e Del Carro alza la voce.
"Sono rovinosamente precipitati a terra, parte all’interno del vecchio e dimenticato stabile e parte nel cortile adiacente di proprietà privata - spiega - E’ stato lo stesso proprietario di quest’ultimo, dopo avere sentito il boato, ad avvisare tempestivamente le Forze dell’ordine e di conseguenza il Comune. Ancora una volta, e non è la prima, l’Amministrazione guidata da Chiara Drago è stata fortunata perché l’episodio poteva causare una tragedia. Basti pensare il danno che avrebbe potuto generare se i calcinacci fossero caduti lungo la Circonvallazione oppure nel parcheggio dell’area mercato. In entrambi in casi, le conseguenze avrebbero potuto essere ben più gravi, considerato il transito costante e continua di auto, moto e biciclette".
Il consigliere picchia duro.
"Ancora una volta e non è la prima, il nostro territorio è in balia degli eventi - afferma - perché non presidiato né controllato sia dagli organi preposti, per un’insufficienza ormai cronica di personale come nel caso della Polizia locale, sia da quelli amministrativi per l'impalpabile presenza sul territorio del sindaco e degli assessori preposti, ognuno per lo specifico ruolo, fatto salvo per la manifestazione che portano visibilità politica".
"L'Amministrazione fa Ponzio Pilato"
"Il nostro gruppo, attraverso un’interrogazione del 21 ottobre 2023 inerente al degrado visibile di alcuni degli edifici che sorgono in centro, chiedeva all’Amministrazione proprio in merito all’immobile ex Snia Viscosa la documentata certificazione di sicurezza della vecchia opera muraria. La risposta ricevuta nel corso del Consiglio comunale del 29 dicembre 2023 da parte dell’assessore all’Urbanistica e Pianificazione territoriale, nonché ai Lavori pubblici e alla Rigenerazione urbana (Giovanna Guerini ndr,) è stata che la documentazione certificante l’avvenuta messa in sicurezza era stata prodotta dalla proprietà. Una risposta questa, tipica e ormai consolidata dell’Amministrazione Drago, in perfetto stile Ponzio Pilato. Tutti sanno in paese che quello stabile, localizzato in un’area centrale e strategica per il nostro paese, vittima sacrificale di controversie di varia natura, è tanto degradato quanto potenzialmente pericoloso. A vista d’occhio, senza essere dei tecnici, si percepisce la sua precarietà strutturale, soprattutto nei sui muri perimetrali. Ciò nonostante prevale la carta bollata rispetto alla responsabilità oggettiva, alla cura e all’amore che un assessore dovrebbe avere per il proprio paese e per l’incolumità dei propri cittadini".
Il consigliere di minoranza insiste.
"Ancora una volta, e non è al prima, l’Amministrazione gioca allo scaricabarile - attacca - lo abbiamo visto per gli incedenti avvenuti in via Solferino e al bancomat della Bcc per opera di criminali, lo abbiamo visto dopo le piogge che hanno allagato il centro storico, nella manutenzione di strade e verde pubblico e nel far west della pioggia di contravvenzioni. A mio parere, per governare e amministrare un paese delle dimensioni di Cologno al Serio, non serve solo essere eccellenti burocrati di Stato con l’obiettivo dichiarato dell’attivo di bilancio, ma occorre prima di tutto avere una adeguata concretezza nel proprio ruolo, essere capaci di prendersi responsabilità oltre a quello che c'è scritto sulla carta".
"La vera politica è coraggio e lungimiranza"
Del Carro mette i puntini sulle "i".
"Noi non avremmo aspettato a mettere le transenne lungo il perimetro dell’immobile solo di fronte al fatto compiuto - sostiene - Non ci saremmo adagiati di fronte ad un documento ricevuto dai proprietari dello stabile che garantiva la sua sicurezza. Da sindaco avrei messo in sicurezza l’area subito, conscio dei conseguenti disagi al traffico e al regolare svolgimento del mercato. Con questa presa di responsabilità dettata anche dal mio carattere e dal rapporto che mi lega al mio paese da 50 anni, avrei preteso e attenuto dalla proprietà dello stabile ben altro e magari, chissà, avrei messo anche le basi per un possibile suo acquisto. La vera politica è coraggio, lungimiranza e determinazione.
Poi aggiunge un'ultima considerazione.
"Lo Stato italiano come anche il nostro Comune non deve continuare ad essere una vittima di fronte a problemi e difficoltà creati da terzi, che disturbano o deturpano la nostra vita, sicurezze e prospettiva di crescita sociale ed economica - conclude - Le istituzioni hanno l’autorità e devono riprendersi l’autorevolezza di pretendere risposte concrete da parte di chi ha l’obbligo, per legge, di fare. Correre dietro a buoi quando sono scappati dalla stalla è tempo perso. Avranno capito la lezione Drago & Co? Forse la terranno presente per la campagna elettorale per il terzo mandato".