Bomba d'acqua a Roncadello di Dovera, sradicati i tigli e abbattuto un palo dell'elettricità
La tempesta si è abbattuta sulla frazione giovedì pomeriggio, danneggiati alberi e un palo del telefono
Dieci minuti di paura nella piccola frazione di Dovera, Roncadello, dove la tempesta di giovedì pomeriggio ha provocato parecchi disagi ai residenti.
Bomba d'acqua a Roncadello, sradicati i tigli storici del viale
Bomba d'acqua a Roncadello di Dovera, sradicati i tigli del viale e piegato un palo del telefono. Dieci minuti di paura e apprensione, quelli che hanno passato i residenti di Roncadello di Dovera, giovedì pomeriggio, attorno alle 16, dove una bomba d'acqua, provocata dalla tempesta improvvisa, ha sradicato un due tigli sul Viale dei Tigli, che sono finiti sulla Bergamina, bloccando il traffico, e piegato in due un palo del telefono, lasciando i residenti senza possibilità di comunicazione.
Nessun ferito ma tanti disagi
Fortunatamente nessuno si è fatto male, solo tanti disagi e strada bloccata in direzione Lodi. Sono stati chiamati subito i Vigili del fuoco, che giunti dalla città di Lodi, in meno di un'ora hanno ripulito la Bergamina dai tigli abbattuti, ripristinando così la normale circolazione. Venerdì, invece, i tecnici preposti hanno riparato e sostituito il palo telefonico che si è spezzato in due, ripristinando la comunicazione via filo nella frazione.
"Una tempesta spaventosa"
I residenti però, sono ancora scossi. "Una tempesta spaventosa - hanno detto in molti - E' accaduto tutto in pochi istanti. Prima c'era il sole, poi le nuvole, poi è arrivato il vento e poi la bomba d'acqua. Noi abitanti della frazione ci siamo rifugiati immediatamente in casa, chiudendo tutte le imposte, ma lo scenario è stato spaventoso. Meno male che nessuno si è fatto male". A Dovera e nelle frazioni di Postino, San Rocco e Barbuzzera invece non è stato registrato alcun danno, solo molta pioggia.
I tigli verranno sostituiti
Affezionati agli alberi i roncadellesi hanno intenzione di piantumarne altri che dureranno nel tempo. L'idea è stata dell'associazione Barni (di villa Barni) che si sta mettendo in moto per cercare finanziamenti per acquistare altre piante della stessa specie.
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