Bolandrini dichiara guerra ai carri armati - TreviglioTv
L’Amministrazione mette in «garage» i carri armati: «il 25 aprile non deve essere una rievocazione storica».
Con le celebrazioni in occasione della Festa della Liberazione, il 25 aprile, la nuova Amministrazione guidata dal sindaco Claudio Bolandrini scardinerà uno dei più saldi baluardi della tradizione leghista caravaggina. Per la prima volta dopo 13 anni, infatti, a sfilare nell’annuale corteo lungo le vie cittadine non ci saranno gli storici carri armati e mezzi militari d’epoca, immancabili nelle celebrazioni dell’ex Amministrazione leghista. «La giornata del 25 aprile non può e non deve essere improntata a una memoria fine a se stessa, quasi fosse solo un retaggio del passato, ma anzi deve farsi impegno civile costante – ha dichiarato il sindaco – Il 25 aprile celebra sì la vittoriosa resistenza politico militare contro il governo fascista e l’occupazione nazista durante la Seconda guerra mondiale, ma il suo significato non si esaurisce in questo. Di qui la decisione di non far sfilare i carri armati, perché come Amministrazione riteniamo che questa giornata non debba essere celebrata come una rievocazione storica ma anzi come la cerimonia civile che è, con il significativo valore che rappresenta. Il messaggio che vorremmo trasmettere, infatti, è quello di passare dalla cerimonia civile della Resistenza alle resistenze contemporanee, per difendere i valori di libertà e democrazia, per i quali abbiamo combattuto in passato, dai nuovi attacchi e minacce attuali quali la mafia e la criminalità in ogni sua forma». Per i dettagli, in edicola.