Treviglio

Beccato a scuola con la droga, in casa nascondeva i contanti in un cassetto

A fiutare la sostanza stupefacente che aveva nel giubbotto è stato il cane antidroga Aiden che affianca gli agenti della Polizia locale.

Beccato a scuola con la droga, in casa nascondeva i contanti in un cassetto
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E' stato "beccato" con la droga a scuola ed è scattata la perquisizione anche nella sua abitazione dove sono stati trovati oltre 500 euro in contanti nascosti in un cassetto.

Beccato a scuola con la droga

A fiutare la sostanza stupefacente che aveva nel giubbotto è stato il cane antidroga Aiden che affianca gli agenti della Polizia locale di Treviglio nei controlli antidroga. Controlli come quello effettuato venerdì in una scuola superiore trevigliese dall'unità cinofila della Polizia Locale di Treviglio, coordinata dal commissario capo Claudio Cortesi.

Hashish nascosta nel giubbotto

Nella tarda mattinata di venerdì, infatti, gli agenti si sono recati in una scuola di Treviglio per i controlli di routine nelle classi. Il cane antidroga Aiden è stato attirato da un giubbotto di proprietà di un ragazzo di terza superiore. Nella tasca gli agenti hanno rinvenuto 23 grammi di hashish. È scattato subito il sequestro della sostanza stupefacente e la perquisizione ha successivamente interessato anche la casa del sedicenne.

In casa aveva 520 euro in contanti

Nella sua camera da letto gli agenti hanno trovato 520 euro in contanti (in tagli da 50, 20, 10 e 5) nascosti in un cassetto. Il caso è stato segnalato al magistrato per il tribunale dei minori.

"Il comando di Polizia locale, in accordo con l’Amministrazione comunale e con i dirigenti scolastici, effettua costantemente controlli nelle scuole del territorio - ha spiegato il comandante della Polizia locale di Treviglio, Giovanni Vinciguerra - Capita, purtroppo, di trovare qualche studente in possesso di sostanze stupefacenti e in quel caso interveniamo prontamente. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i giovani al rispetto delle regole. Non si tratta di “punire”, ma di educare e in queste situazioni il dialogo con il ragazzo, la famiglia e la dirigenza scolastica è importantissimo. La scuola deve sempre essere un grande riferimento educativo e formativo, dove non potranno mai essere tollerate azioni di disvalore".

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