Bcc Treviglio e Fondazione della Comunità Bergamasca insieme per sostenere l'inclusione sociale e lavorativa
Sono stati presentati questa mattina i tre progetti finanziati dal fondo filantropico che andrà sostenere progetti di Abf, Risorsa Sociale e Dalmine Sociale

L'inclusione sociale e lavorativa delle persone con disabilità e il benessere psico-fisico, loro e delle loro famiglie, al centro dell'iniziativa promossa dalla Cassa Rurale Bcc di Treviglio in sinergia con la Fondazione della Comunità Bergamasca. Tre progetti, finanziati attraverso un fondo filantropico di 55 mila euro, che sono stati presentati oggi, 24 marzo 2025, nell'Auditorium della Cassa Rurale di Treviglio alla presenza degli attori coinvolti su tutta la provincia.
Un fondo filantropico per la disabilità
Il fondo "Bcc Treviglio per la Comunità Bergamasca: cresciamo insieme", avviato nel 2023 con una dotazione iniziale di 50mila euro da parte della Bcc di Treviglio in favore della Fondazione della Comunità Bergamasca, opera legando i due enti in un innovativo modello di co-programmazione e co-progettazione per rispondere in modo mirato di bisogni del territorio.
"Fare rete diventa oggi fondamentale per servire al meglio il territorio - ha esordito il presidente della Bcc Treviglio Giovanni Grazioli - Un territorio che, nel nostro, caso va oltre i confini trevigliesi abbracciando gran parte della provincia di Bergamo e dell'Alto Cremasco, dove hanno sede le nostre filiali. Oggi lo facciamo con importanti partner (Abf, Risorsa Sociale e Dalmine Sociale) e siamo orgogliosi di promuovere e sostenere concretamente iniziative che rispondono ai bisogni del nostro territorio. Il fondo nasce proprio dalla volontà di offrire opportunità e strumenti per migliorare la qualità della vita delle persone più fragili, promuovendo al contempo inclusione e coesione sociale".

Tre progetti per l'inclusione
"Questo fondo filantropico rappresenta un modello innovativo di corresponsabilità tra donatori e territorio - ha aggiunto Osvaldo Ranica, presidente della Fondazione della Comunità Bergamasca - Grazie alla visione della Bcc di Treviglio, oggi possiamo presentare tre progetti concreti che puntano a promuovere attività sociali per persone svantaggiate e favorire l'inclusione lavorativa. Il nostro auspicio è che questa iniziativa possa essere d'esempio per future collaborazioni volte a promuovere il bene comune".
Il fondo, infatti, è aperto al contributo di altri soggetti del territorio che ne condividano la visione, con l'obiettivo di sostenere progetti di utilità sociale promossi da organizzazioni no profit.
L'agroalimentare con Abf e Risorsa Sociale
Ad illustrare i tre progetti finanziati dal fondo filantropico è stato, poi, il vicepresidente della Fondazione Cassa Rurale Bcc Treviglio Silvio Negri.
Il primo progetto, finanziato con 14mila euro, è il "Laboratorio di inclusione nel settore agroalimentare", un progetto pilota in collaborazione con l'Azienda bergamasca formazione di Treviglio e l'Azienda speciale consortile Risorsa Sociale per il supporto educativo e l'inserimento lavorativo di tre ragazze con disabilità nel settore agroalimentare.
"Si tratta di un’iniziativa di supporto educativo per l’inserimento lavorativo in ambito agro-alimentari per ragazzi con disabilità, rimanendo di supporto anche per le loro famiglie - ha spiegato Negri - Un aspetto determinante di questa nuova progettualità è il coinvolgimento dei centri di formazione professionale, per costruire un percorso integrato tra l’ambito formativo, educativo, le aziende e gli enti filantropici".

Il progetto che segue quello già sperimentato con l'"Inserimento lavorativo" in ambito agricolo, i cui risultati esposti durante il convegno dello scorso dicembre permetterà - come ha sottolineato il presidente di Abf Giuseppe Pezzoni di "inventare uno spazio nuovo di realizzazione personale per tre giovani studentesse e un sostegno veritiero al loro futuro".
Un sollievo (vero) per le famiglie
Altri 20mila euro saranno, invece, destinati al progetto "Prendersi cura della fragilità" realizzato con l'Azienda speciale consortile Dalmine Sociale che offre alle famiglie di bambini e ragazzi con disabilità o disturbi di salute mentale, dai 3 ai 18 anni, il supporto di una figura educativa per alcune ore della giornata, facilitando momenti di sollievo per i caregiver e opportunità di socializzazione tra i minori.

"Dalmine Sociale, nata nel febbraio del 2024, rappresenta l'Ambito più grande dopo quello di Bergamo - ha spiegato GiuseppinaCaio, vicepresidente di Dalmine Sociale - Il nostro progetto è rivolto alle famiglie, per rispondere a quelle fragilità difficili da intercettare. Lo sappiamo, i casi di disabilità a scuola sono in aumento, così come sono in aumento i diversi tipi di disabilità cui si aggiunge la fragilità del contesto famigliare spesso emotivamente impreparate ad affrontare queste situazioni. L'obiettivo è quello di aiutare i bambini e i ragazzi a inserirsi sempre più nella comunità e a far sì che queste si rendano conto della loro presenza. Il progetto si svilupperà in particolare nel periodo estivo quando viene meno il presidio della scuola e le famiglie si trovano ad affrontare difficoltà ancor maggiori".
Il terzo progetto, finanziato anche questo con 20mila euro, si chiama "#Prenditempo" ed è promosso da Risorsa Sociale che raduna 18 Comuni. Anche in questo caso il progetto mira a mettere a disposizione delle famiglie di bambini e ragazzi con disabilità opportunità che consentano la sostituzione dell'attività del caregiver famigliare favorendo il benessere dell'intero nucleo.

"Un progetto che vuole offrire alle famiglie un reale sollievo dall'impegno costante di cura - ha commentato il presidente di Risorsa Sociale Giorgio Barbaglio - Andiamo oltre la disabilità in senso stretto rivolgendoci anche alle famiglie che affrontano malattie disabilitanti che richiedono una continua assistenza".
"E' importante che una banca si accorga delle necessità delle famiglie che vivono il territorio - ha concluso Grazioli - I risultati di questo progetto verranno rendicontanti in un momento di analisi e restituzione una volta conclusi i progetti".