L’ex magistrato Salvatore Bellomo nominato nel nuovo Organismo di Vigilanza 231 della Bcc Carate e Treviglio.
Il nuovo Organismo di Vigilanza
E’ stato nominato dal Consiglio di Amministrazione della Banca di Credito Cooperativo Carate e Treviglio il nuovo Organismo di Vigilanza che sarà presieduto dall’avvocato Angelo Galdini. Al suo fianco Pierluigi Brenna, attuale Presidente del Collegio Sindacale della Bcc e Salvatore Bellomo, già Sostituto Procuratore della Repubblica di Monza.
La figura di Bellomo
Figura di primo piano della magistratura italiana, Bellomo ha dedicato quasi quarant’anni alla giustizia e alla lotta contro la criminalità organizzata, ricoprendo incarichi di grande responsabilità per la Procura di Monza. Nel corso della sua carriera è stato protagonista di importanti inchieste, tra cui le maxi-operazioni “Infinito/Crimine” e “Clean City”, che hanno segnato una svolta nella lotta alle infiltrazioni mafiose in Lombardia.
Oltre alla sua lunga esperienza in ambito penale e antimafia, Bellomo ha sviluppato una competenza specifica in materia di criminalità economica, reati societari e tutela della Pubblica Amministrazione, aree di particolare rilievo per il settore bancario e finanziario, attinenti
anche ad ipotesi di reato 231/2001.
Una garanzia di trasparenza
Grazie alla sua profonda conoscenza dei fenomeni criminali e alla sua integrità professionale, Bellomo garantirà un contributo prezioso per il rafforzamento dei presidi della Banca nell’ambito del Modello 231, a tutela della trasparenza, della legalità e della fiducia dei soci e dei clienti.
“Accogliamo con grande orgoglio l’ingresso di Salvatore Bellomo nell’OdV 231 della nostra Banca – dichiara Ruggero Redaelli, presidente della Bcc Carate e Treviglio – La sua carriera e il suo impegno costante per la legalità rappresentano un patrimonio straordinario che mettiamo al servizio della nostra Banca. La presenza di una figura di così alto profilo rafforza ulteriormente la nostra determinazione a operare con trasparenza, responsabilità e rigore etico”.