Bariano

Scoperto dalla Polizia locale un allevamento abusivo di bassotti

La Polizia locale di Romano ha scoperto e fermato un allevamento abusivo di bassotti. Gli animali venivano venduti online a 1600 euro l'uno

Scoperto dalla Polizia locale un allevamento abusivo di bassotti
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Allevava abusivamente bassotti in casa e in cortile in spazi ristretti e condizioni precarie, poi li vendeva online a 1600 euro l'uno: a fermare l’attività di una barianese sono state Polizia locale e Ats Bergamo.

L'intervento nell'allevamento abusivo

Gli uomini del Comandante Arcangelo Di Nardo, competenti anche per il territorio di Bariano, sono intervenuti con il supporto dei medici veterinari dell’Ats di Bergamo accertando un’attività non autorizzata di allevamento e riproduzione di cani finalizzata alla vendita. Gli animali, di taglia bassotto a pelo lungo, con pedigree e certificazioni genealogiche, venivano infatti allevati di nascosto all’interno di un’abitazione privata, per poi essere commercializzati e pubblicizzati sui principali siti di e-commerce con prezzi di vendita a partire dai 1600 euro l’uno.

Attività senza SCIA e in spazi ristretti

L’attività imprenditoriale, come riportato dagli uomini della Locale, veniva svolta in mancanza della SCIA e dei minimi requisiti strutturali previsti dalla normativa vigente: l’allevamento abusivo di cani in casa e nel vicino cortile aveva infatti spazi di detenzione insufficienti e dalle carenti condizioni igieniche, situazione che però non ha fortunatamente inciso sul benessere degli animali. Al momento del controllo, scattato nei giorni scorsi e reso noto oggi, mercoledì, nell’abitazione e in una stalla sono stati trovati 30 cani e 2 pappagalli, mentre nel vicino cortile 2 capre, 2 oche e 1 maiale d’affezione. I bassotti, 13 maschi e 17 femmine, di cui 11 cuccioli di pochi mesi, erano detenuti in strutture non idonee in quanto dalle insufficienti dimensioni minime previste dalla normativa e i giacigli, ove presenti, non erano rialzati da terra ed erano in scarse condizioni di manutenzione.

Sanzione da mille euro e obbligo di donare 20 dei 30 esemplari

"Tutti i cani stabulavano su lettiera costituita da truciolato e carta: nelle gabbie e nei trasportini, dato lo spazio esiguo, non erano presenti ciotole per acqua e cibo" fanno sapere gli agenti di Polizia locale, che oltre ad aver comminato la sanzione da mille euro relativa all’irregolarità dell’attività commerciale, avviata senza la preventiva SCIA, hanno sottoposto gli animali a provvedimento di sequestro amministrativo con la prescrizione di ridurre il numero di bassotti a sole dieci unità. La riduzione dovrà avvenire previa istanza di dissequestro e attraverso donazione gratuita a terzi. Sono invece in corso ulteriori accertamenti in ordine alla gestione dei rifiuti derivanti dell’allevamento, costituiti in primis dalle deiezioni dei numerosi cani presenti, risultata al momento priva di tracciabilità.

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