Bariano e Morengo piangono la scomparsa dell'ex docente e medico Giuseppe Boccia
Spentosi all'età di 76 anni a causa di una leucemia, l'ex medico Giuseppe Boccia è stato molto apprezzato nella sua lunga carriera
Bariano e Morengo unite nel lutto: addio al dottor Giuseppe Boccia, storico medico e prima ancora professore per le due comunità.
Addio Giuseppe Boccia
Si è spento domenica a 76 anni, circondato dall’affetto dei propri cari, Giuseppe Boccia, conosciuto da tutti a Morengo e Bariano per essere stato prima docente e poi medico di base nei due Comuni. Uomo di grande cultura e conoscenza, Giuseppe ha conseguito ben tre lauree: in Lettere, Medicina e Scienze Naturali. Nel tempo libero ha scritto alcuni romanzi, due dei quali pubblicati, e condotto centinaia di ricerche custodite tra i suoi documenti.
La vita di Giuseppe
Nato a Terzinio, in provincia di Napoli, Giuseppe Boccia ha viaggiato molto sin da giovanissimo: dopo la prima laurea, in Lettere, ha iniziato la carriera da insegnante, che l’ha portato nei primi anni Novanta a trasferirsi a Morengo, da cui raggiungeva la vicina Bariano, dove insegnava agli studenti delle scuole medie. In contemporanea si laureava in Medicina, iniziando a lavorare come medico legale e di base sin dagli inizi degli anni '90, sempre tra Bariano e Morengo. Sposatosi nel 1991 con Rosangela, dalla loro unione è nato Luigi Boccia, classe 1992, che ha voluto esprimere un ultimo saluto e un ricordo di suo padre:
Era un uomo amante della cultura e della conoscenza, che ha sempre cercato di approfondire tutto a 360 gradi. Aveva interessi su molti ambiti, e un forte legame con la sua famiglia d’origine e le sue radici familiari, ma anche con Bariano e Morengo, che considerava ed erano a tutti gli effetti casa sua. Lo ricordiamo così: colto, passionale, esteta, premuroso, eclettico, bastian contrario. Una persona dalle mille sfaccettature, non basterebbero cento righe per descrivere quello che è stato per i suoi alunni, per i suoi pazienti e per la sua amata famiglia. Papà, per decenni sei stato il vanto e il punto di riferimento di tutti noi, ma soprattutto sei stato un padre esemplare e un grande uomo.
L'ultimo saluto della comunità
Ammalatosi di leucemia, negli ultimi due anni Giuseppe ha lottato con coraggio contro la malattia, non rinunciando alla professione di medico legale che aveva iniziato a svolgere da libero professionista dopo il pensionamento come medico di base. All’attivo, nel 1998 e nel 2006, anche due romanzi: "Il pane degli Scandiano" e "Tempi Nuovi", vincitore quest’ultimo del Premio Letterario di Firenze. Tra le sue carte, altre opere e centinaia di studi e ricerche, che sarà compito dei familiari, ora, valorizzare.
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