Cronaca

Serve alcol ai minori, bar chiuso per 15 giorni, il sindaco: "Serve la collaborazione di tutti"

Licenza sospesa per un locale di via Camillo Terni dove abitualmente i giovani potevano acquistare alcolici in barba alla legge

Serve alcol ai minori, bar chiuso per 15 giorni, il sindaco: "Serve la collaborazione di tutti"
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Licenza sospesa per 15 giorni per un bar di Treviglio che serviva alcol ai minorenni. Le indagini della Polizia di Stato hanno evidenziato che non si trattava di un caso isolato. Il sindaco Juri Imeri richiama al senso di responsabilità: "Serve la collaborazione di tutti, ma i primi responsabili dell'educazione dei figli sono i genitori".

Il controllo e la scoperta

Un’operazione di controllo della Polizia di Stato di Treviglio ha portato alla chiusura temporanea di un bar in via Terni a Treviglio. Durante un accertamento effettuato pochi giorni fa, gli agenti del Commissariato distaccato hanno riscontrato la somministrazione di bevande alcoliche a quattro minorenni: tre di età compresa tra i 16 e i 18 anni e uno con meno di 16 anni. Il titolare è stato denunciato per violazione del Codice Penale in relazione alla vendita di alcol al minore di 16 anni e sanzionato con tre illeciti amministrativi  per le somministrazioni agli altri tre ragazzi.

Un’attività illecita non occasionale

Le indagini successive hanno evidenziato che la vendita di alcolici a minorenni non era un episodio isolato, ma una pratica consolidata all’interno del locale. Gli elementi raccolti hanno confermato un’abituale condotta contraria alla normativa vigente, sufficiente a far scattare un provvedimento restrittivo. Secondo la Polizia, la reiterazione di tali comportamenti rappresenta un pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica, giustificando la sospensione della licenza.

La chiusura e le prescrizioni

Il provvedimento di sospensione dell’attività per 15 giorni è stato notificato direttamente dal personale del Commissariato di Treviglio. Al titolare è stato imposto di esporre, in modo ben visibile all’esterno del locale, un cartello con la dicitura: “Chiuso su disposizione dell’Autorità di P.S.”. La misura mira a ribadire la tolleranza zero verso comportamenti che mettono a rischio i minori e a lanciare un segnale di deterrenza agli esercenti del territorio.

L'appello del sindaco

Il sindaco Juri Imeri, attraverso i social, ha voluto condividere una riflessione e un appello alla responsabilità, in primis degli stessi genitori.

"La sospensione per 15 giorni della licenza di un bar cittadino, colpevole di aver servito alcolici a minorenni, offre diversi spunti di riflessione - ha esordito il primo cittadino - Innanzitutto, dimostra che istituzioni e forze dell’ordine lavorano in sinergia, presenti sul territorio e attente alle segnalazioni dei cittadini. Ma conferma anche che la collaborazione di tutti è fondamentale: non possiamo delegare esclusivamente alle autorità il compito di vigilare. I primi responsabili dell’educazione e del controllo dei figli restano i genitori. Proprio per questo, stiamo valutando anche i profili di responsabilità dei genitori dei quattro minorenni sorpresi a bere alcolici, secondo l’ordinanza sindacale firmata all’inizio dell’estate".
Poi si è rivolto agli esercenti chiedendo di far prevalere l'etica del lavoro.
"Gli esercenti, dal canto loro, hanno il dovere di fare scelte responsabili - ha proseguito - Al di là delle sanzioni, delle eventuali denunce penali e della sospensione della licenza, dovrebbero prevalere l’etica del lavoro, la responsabilità verso i nostri ragazzi e la prevenzione di un fenomeno che purtroppo si sta diffondendo in tutta Italia. I controlli, dunque, proseguiranno sia per proteggere i nostri ragazzi, sia per tutelare i tanti operatori che lavorano correttamente".
E chiude rivolto ai giovani: "È un dato di fatto che molti giovani si avvicinano all’alcol sempre più precocemente, sia tramite il fenomeno dell'acquisto nei “supermercati” (su cui sono in corso verifiche) sia attraverso la frequentazione dei bar e dei locali. Non riguarda tutti — e questo è importante sottolinearlo — per evitare generalizzazioni: né verso i locali, né verso i giovani, né verso la città. Treviglio dimostra di essere attenta nella prevenzione e nella repressione, e vuole mandare messaggi chiari. Festa, divertimento, presenza di giovani sono i benvenuti, ma sempre nel rispetto delle regole e del buon senso. Ringrazio la Polizia di Stato e il Questore per questa importante operazione".