Cronaca

Auto con targa falsa intercettata dai carabinieri, dopo un lungo inseguimento scappano nei campi

La fuga, iniziata a Rivolta, è terminata a Capralba dove i malviventi hanno abbandonato l'auto per dileguarsi nei campi

Auto con targa falsa intercettata dai carabinieri, dopo un lungo inseguimento scappano nei campi

Non si sono fermati all’Alt intimato dai carabinieri ingaggiando un inseguimento per dieci chilometri, ma nonostante la strada sbarrata sono riusciti a dileguarsi a piedi nei campi.

Fugge all’Alt dei carabinieri

E’ successo ieri sera, 26 ottobre 2025 quando, intorno alle 20.45, la pattuglia della Radiomobile di Crema ha intercettato un’auto con a bordo tre persone, lungo la SP 185 in territorio di Rivolta. Insospettiti, i militari hanno deciso di procedere al controllo della targa, accertando che corrispondeva ad un’altra auto, che risultava rubata alcuni giorni fa in provincia di Vicenza. A quel punto è scattato l’Alt, ma il conducente dell’auto ha accelerato per sfuggire al controllo.

Scappano per 10 chilometri e si dileguano nei campi

Ne è nato un inseguimento per circa 10 chilometri sulla SP 185, fino a Capralba. All’ingresso del paese, i tre hanno trovato le sbarre del passaggio a livello abbassate e hanno imboccato una strada di campagna. Ma qui hanno trovato un grosso masso che ostruiva il passaggio e, dopo avere fermato l’auto, i tre sono scesi e scappati nei campi circostanti, approfittando del buio.

I carabinieri li hanno inseguiti a piedi, ma i malviventi sono riusciti a far perdere le loro tracce, anche attraversando un canale. Sul posto sono intervenute diverse pattuglie per la ricerca, conclusa però senza esito. I successivi controlli hanno permesso ai militari di scoprire che sotto le targhe rubate erano presenti le targhe originali e che l’auto non era oggetto di furto. Nell’abitacolo, però, erano presenti vari arnesi da scasso, tra cui anche tenaglie e un flessibile. Il veicolo è stato recuperato per gli accertamenti ed i rilievi tecnici finalizzati ad identificare gli uomini presenti a bordo e per comprendere come siano entrati in possesso del veicolo che, con tutta probabilità, sarebbe stato utilizzato per compiere furti in zona.