Caravaggio

Arrestato con 3 chili di droga nello zaino: "Sono malato di ludopatia"

Accusato di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio davanti al giudice ha confessato il suo problema con il gioco.

Arrestato con 3 chili di droga nello zaino: "Sono malato di ludopatia"
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Tre chili di droga e mille euro nascosti nello zaino riposto nella taverna di casa. Un 30enne caravaggino finisce in manette e davanti al giudice ammette sconsolato: "Soffro di ludopatia ma cambierò vita".

Tre chili di droga nello zaino in taverna

Una brutta storia di dipendenza dal gioco quella che vede coinvolto un italiano, incensurato, che lavora in un ristorante e vive con la compagna e la figlia piccola in città. Almeno questa è la versione che ha fornito in Tribunale a Bergamo, giovedì della scorsa settimana, in mattinata, quando è comparso davanti al giudice Patrizia Ingrascì che lo ha processato per direttissima.
Il connubio gioco-spaccio di stupefacenti del resto è piuttosto frequente: chi si ritrova soggiogato dal demone dell’azzardo che divora la sua anima cerca denaro in qualsiasi modo, nella speranza di rientrare dalle perdite sempre più cospicue, e finisce in guai ancora più grossi. Una spirale spaventosa.
L’arresto è stato messo a segno grazie a una soffiata, che ha permesso agli agenti della Squadra mobile della Questura di Bergamo e del Commissariato di Treviglio di andare a botta sicura: mercoledì della scorsa settimana infatti, si sono presentati alla sua porta e hanno perquisito la casa da cima a fondo. Scesi in taverna, i poliziotti poi hanno finalmente trovato quello che cercavano: dallo zaino del 30enne sono saltati fuori ben tre kg di hashish e un migliaio di euro in contanti.

"Soffro di ludopatia ma voglio cambiare vita per mia figlia"

Bottino grasso finito subito sotto sequestro, e per il padre di famiglia è scattato l’arresto con l’accusa di detenzione ai fini dello spaccio, convalidato dal giudice senza l’applicazione di misure cautelari. L’uomo durante l’udienza del giorno dopo, ha confessato al magistrato di soffrire di ludopatia, una dipendenza che lo ha portato a frequentare il mondo della droga, ma anche l’intento di voltare pagina, soprattutto per stare più vicino alla sua bambina.
Alla fine ha patteggiato un anno e dieci mesi, oltre al pagamento di quattromila euro di multa, con pena sospesa.

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