Ancora troppi morti sulle strade, da Ciserano un appello alla responsabilità
L'evento è stato organizzato dall’Associazione nazionale familiari e vittime della strada presieduta da Ivanni Carminati.
Ognuno di noi deve fare la propria parte per garantire la sicurezza di tutti. E' dalla responsabilità personale che si può partire per perseguire l'obiettivo di non vedere più vite spezzate sulle strade. E' questo il fulcro dell'appello lanciato domenica mattina da Ciserano, il Comune che quest'anno ha ospitato la celebrazione della Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada.
Basta morti sulle strade
Una mattinata intensa organizzata dall’Associazione nazionale familiari e vittime della strada presieduta da Ivanni Carminati che da 15 anni porta avanti progetti di sensibilizzazione in memoria di chi non c'è più per ribadire il messaggio che "la vita è solo una".
Domenica, alla messa in chiesa parrocchiale, hanno partecipato il viceprefetto aggiunto di Bergamo Domenico Marino, il vicequestore di Bergamo Mirella Pontiggia, il capitano Gerardo Tucci della Tenenza dei Carabinieri di Zingonia, in rappresentanza della Provincia di Bergamo il consigliere provinciale Umberto Valois, il primo cittadino Caterina Vitali insieme ai sindaci e amministratori di Osio Sotto, Verdello, Boltiere, Lallio, Mozzo, Filago, Costa di Mezzate. In piazza anche la Polizia Stradale di Bergamo che ha allestito dei corner sulla sicurezza stradale in occasione del 75esimo anniversario della fondazione della sezione della Polizia Stradale.
Nel corso della cerimonia, presieduta dal vicario episcopale monsignor Lino Casati insieme al parroco di Ciserano don Sergio Morandi, hanno partecipato tanti rappresentanti delle istituzioni civili e militari, che unite ai famigliari che hanno perso un loro caro sulle strade hanno lanciato il messaggio dell’importanza della prudenza e della prevenzione stradale, per ridurre i troppi incidenti stradali.
Un appello alla responsabilità
Tra le cause più frequenti di distrazioni alla guida c'è l'uso del telefono alla guida, ma anche la velocità e il mancato rispetto della segnaletica. Comportamenti che mettono a rischio non solo la nostra vita ma anche quella di coloro che incrociano la nostra strada e che hanno portato a un sensibile aumento degli incidenti anche in Bergamasca. Da qui l'appello condiviso dal vicequestore Pontiggia e dal viceprefetto Marino a rispettare le regole, essere prudenti e ricordare che basta poco, purtroppo, per andare incontro a conseguenze terribili. Conseguenze che i famigliari delle vittime conoscono fin troppo bene tanto da spingere l'associazione a continue campagne di sensibilizzazione anche nelle scuole.
Un appello che ha coinvolto anche gli amministratori chiamati - come ha ricordato il primo cittadino di Ciserano - "a non rassegnarci e abituarci a questi eventi" ma piuttosto a "sentire il dovere di migliorare le condizioni di sicurezza sulle strade".