Ancora mille cattedre scoperte, la scuola riparte dal precariato
A un mese dall'inizio del nuovo anno scolastico mancano docenti di sostengo, Ata, amministrativi e dirigenti
Manca poco più di un mese alla ripartenza della scuola in provincia di Bergamo - la prima campanella sarà il 12 settembre -, ma anche questo nuovo anno scolastico porta i soliti vecchi problemi, a partire dal l’annoso “problema cattedre” che non sembra vicino alla soluzione.
Ancora mille cattedre scoperte
Nonostante le immissioni in ruolo, infatti, anche per l’anno scolastico 2023/24 non verranno coperti tutti i posti vacanti e disponibili. Oltre un migliaio saranno le cattedre scoperte, tra sostegno e posto comune. In provincia, dai dati dell’ufficio scolastico bergamasco elaborati da Cisl Scuola, i posti disponibili dopo la mobilità erano 1806, di cui 913 su sostegno e 893 sul posto comune, oltre a 211 posti accantonati per le immissioni in ruolo da concorso straordinario bis.
Attualmente, considerando tutte le procedure - Graduatoria di merito concorso ordinario, call veloce, graduatorie ad esaurimento e GPS -, sono stati occupati da docenti neo immessi in ruolo “solo” 736 posti.
“Quindi – interviene Paola Manzullo, segretario generale di CISL Scuola Bergamo - togliendo i posti che in questi giorni sono stati coperti con le immissioni in ruolo, rimangono liberi 1070 posti, ammesso che si riescano a coprire tutti i 211 posti del concorso straordinario. Per cui le nomine effettuate riguardano appena il 41% dei posti. Il 59% saranno coperti, quindi, da docenti precari”.
Il nodo del sostegno
Il grande problema rimane sempre il sostegno: dopo la mobilità sono rimasti liberi 913 posti. Ne sono stati coperti solo 273 con nomine da GPS sostegno, circa il 30%. Ai 640 posti rimasti liberi occorre aggiungere 846 posti in organico di fatto che l’Ufficio Scolastico Regionale ha assegnato in prima istanza.
“Ovviamente ce ne saranno sicuramente altre in seguito – continua Manzullo -, per cui 1486 posti saranno attribuiti a docenti reclutati dalle graduatorie incrociate senza il titolo di specializzazione”.
“È come un film già visto, che purtroppo torna a ripetersi ogni inizio anno scolastico, consegnandoci un’altra stagione con il precariato alle stelle. Questo problema non si risolverà se non si procede alle assunzioni da prima fascia GPS anche per i posti comuni, così come per il sostegno, e dalla seconda fascia con 3 anni di servizio. Da anni gridiamo a gran voce che con i soli concorsi non si riuscirà mai ad eliminare il
precariato”.
Mancano anche i dirigenti: 17 le sedi libere
Lo stesso problema si ripresenta anche per il personale ATA, indispensabile per il funzionamento delle scuole. Le assunzioni in ruolo riescono a coprire a stento il 35% dei posti vacanti, 204 su 560. Inoltre, ad aggravare ancor di più la situazione, 99 scuole su 139 resteranno ancora sprovviste della figura del dirigente titolare, e non ci saranno assunzioni dato che non ci sono candidati da assumere. Mancano anche i dirigenti scolastici: in provincia di Bergamo risultano 17 sedi libere dopo la mobilità.