Vailate

"Amici di Dea e Nicole" dona materiale ai bimbi dell'asilo nido

Un gesto che nasce da un filo invisibile di gratitudine e reciproco sostegno, che unisce due realtà locali in un abbraccio di solidarietà

"Amici di Dea e Nicole" dona materiale ai bimbi dell'asilo nido
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Materiale didattico come colle viniliche, tempere, pennarelli, pastelli e un percorso psicomotorio montessoriano: sono questi i doni che l’associazione "Amici di Dea e Nicole" ha voluto regalare all’asilo nido "Le Coccinelle" di via Manzoni a Vailate, per un totale di 500 euro. Un gesto che nasce da un filo invisibile di gratitudine e reciproco sostegno, che unisce due realtà locali in un abbraccio di solidarietà.

Doni all'asilo nido

La scorsa settimana, le educatrici dell’asilo del paese hanno ricevuto, in occasione di Santa Lucia, i regali da parte dei volontari dell’associazione, guidata dalla presidente Rachele Ravara e dalla sua vice Marina Veneziale. Un dono che è anche un ricambio di generosità. Infatti, nell’estate scorsa, "Le Coccinelle" avevano prestato il loro materiale per allestire un’area giochi dell’oratorio in occasione della prima grande festa dell’associazione, tenutasi il 21 settembre.

"Il mondo di Dea e Nicole, è così che abbiamo intitolato l’evento - ha dichiarato Rachele, mamma di Nicole - L’iniziativa ha riscosso grande successo e siamo riusciti a raccogliere una bella cifra".

Rachele e gli altri volontari hanno deciso così di restituire il favore, donando giochi e materiale didattico per i piccoli del nido. Un gesto semplice ma particolarmente significativo per l’associazione "Amici di Dea e Nicole", nata da un dolore immenso, ma che ha trovato la forza di trasformare la sofferenza in un’opportunità per sostenere la ricerca e i genitori di bambini in terapia intensiva neonatale.

La storia di due piccole guerriere

L’associazione è infatti dedicata alla memoria di due piccole vite, Dea e Nicole, appunto, che sono nate prematuramente a sole 24 settimane e che, purtroppo, non sono riuscite a sopravvivere alla broncodisplasia polmonare, una grave malattia respiratoria legata alla prematurità.

"Dea e Nicole hanno lottato per cinque mesi e mezzo ma purtroppo la malattia ha avuto la meglio. Dea è venuta a mancare il 4 febbraio 2024, e una settimana dopo, anche Nicole ha lasciato questo mondo", hanno ricordato. Ed è proprio in quei momenti, così duri e sofferenti, che Rachele e Marina hanno deciso di non stare in silenzio.

"Tra lacrime, rabbia e consapevolezza ho chiamato Marina e le ho detto “dobbiamo fare qualcosa”. E anche Marina concordava con me".

"Amici di Dea e Nicole"

Così, con la forza della determinazione che proprio le due piccole hanno trasmesso alle loro mamme, è nata l’associazione "Amici di Dea e Nicole". Il 13 marzo è stata ufficialmente inaugurata, e ha intrapreso un cammino fatto di eventi e iniziative, sempre con il cuore rivolto a chi lotta ogni giorno per la vita dei propri figli.

"Ci dedichiamo ad aiutare i genitori che si trovano a dover affrontare il dramma delle terapie intensive, cercando di alleviare la solitudine e la paura che accompagnano quel percorso. L’obiettivo principale è però quello di raccogliere fondi per sostenere un ente di ricerca che si occupa delle malattie respiratorie dei neonati prematuri".

Attiva da meno di un anno, l’associazione ha già raggiunto preziosi traguardi.

"Abbiamo donato un bilirubimetro di ultima generazione al reparto di neonatologia dell’ospedale di Treviglio".

Le piccole Dea e Nicole, con la loro lotta silenziosa e il coraggio che ha illuminato anche i giorni più bui, hanno lasciato un'impronta indelebile nel cuore delle loro mamme. È grazie a loro, e al loro amore infinito, che oggi l'associazione cresce ogni giorno di più, portando speranza e forza a chi vive la stessa dolorosa esperienza. Le loro vite, brevi ma piene di significato, continuano a insegnare che, anche nelle difficoltà più profonde, l'amore e la determinazione possono trasformare il dolore in un cammino di solidarietà e cambiamento, per un futuro migliore, non solo per i loro figli, ma per tutti i bambini.

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